Antonin Scalia, uno dei giudici della Corte suprema di giustizia degli Stati Uniti è intervenuto nei giorni scorsi a proposito del concetto di separazione fra religione e Stato, argomento molto sentito in America. Parlando in una scuola cattolica della Louisiana, il giudice, cattolico praticante, ha detto che l’idea di “religiosità neutrale” non è parte delle tradizioni costituzionali americane. Sebbene sia vero, ha spiegato, che il primo emendamento vieti di fare preferenze tra una religione e un’altra non si dice in alcuna parte della costituzione stessa che il governo debba essere “neutrale” a proposito della religione. Scalia ha poi detto che solo negli anni 60 la neutralità dei governi nei confronti della religione è diventata legge, quando giudici attivisti hanno imposto la loro visione contro quella della maggioranza del popolo americano. Non c’è niente di sbagliato o di male che i presidenti invochino Dio nei loro discorsi, ha detto ancora, Dio è stato buono con noi ed è giusto chiedere la Sua benedizione.