Un recente sondaggio a cura della Victims of Communism Memorial Foundation americana, mostra quanto stiano cambiando i giovani americani rispetto alle precedenti generazioni. Sono i cosiddetti millennials, quelli che oggi hanno vent’anni o poco meno e che rappresentano il terzo millennio. Oltre al fatto di essere stati alle recenti primarie tutti o quasi sostenitori del candidato Bernie Sanders, socialista dichiarato, il che visto cosa ne è uscito fuori tra Donald Trump e Hillary Clinton potrebbe essere un segnale positivo, i giovani americani sono convinti che George Bush Jr. abbia ucciso più persone di quante ne abbia fatte Stalin (il dittatore sovietico che ha ammazzato più di 50 milioni di oppositori, un numero che fa apparire quello di Hitler nei confronti degli ebrei quasi un nulla). Dunque profondamente ignoranti dal punto di vista storico e interessati solo alle vicende di casa propria. Se poi per gli americani oggi sessantenni, i cosiddetti baby  boomers, il 91% di loro pensa che il comunismo era il problema principale ai loro tempi, solo il 55% dei millennials pensa oggi lo stesso, mentre il 45% dice che voterebbe socialista e il 21% comunista.  Solo il 42% di loro infine pensano che il capitalismo sia positivo contro il 64% dei sessantenni americani. 



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