Era una storia che si trascinava da tempo, quella che aveva visto coinvolti un cliente omosessuale e un pasticcere cristiano a Belfast, Irlanda del nord. Il cliente, tale Gareth Lee membro dell’associazione Lgbt Queer Space, aveva richiesto e pagato l’anticipo di circa 36 sterline per una torta che doveva figurare i due personaggi dei Simpson, Bert e Ernie, e la scritta “Support gay marriage”. La torta doveva far parte di una manifestazione privata da tenersi nella Giornata internazionale contro l’omofobia. L’ordine e l’anticipo erano stati accettati, ma un paio di giorni dopo il proprietario del negozio e di una catena di pasticcerie molto note in Irlanda del Nord, Ashers, il signor Daniel McArthur, aveva chiamato il cliente dicendogli che si rifiutava di fare la torta, data la sua fede cristiana, spiegando come ha fatto poi anche in tribunale, che non si trattava di un problema legato all’omosessualità, ma alla scritta in supporto ai matrimoni gay, cosa a cui lui è contrario. Il caso era finito in tribunale e il pasticcere era stato condannato a pagare 500 sterline di danni, mentre la difesa sosteneva trattarsi di violazione di libertà religiosa. Ma anche al processo di appello è stato condannato perché, sostengono i giudici, un particolare slogan su una torta non implica che chi produce tale torta debba sentirsi coinvolto e sostenitore nella causa sostenuta dallo slogan richiesto, in quel caso i matrimoni gay, e che invece così facendo ha provocato un atto di discriminazione nei confronti altrui.



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