In diverse regioni dell’Indonesia ormai da anni è stata introdotta la sharia, la legge islamica, seppur con applicazioni differenti. Una di queste regioni è la provincia autonoma di Aceh nel nord ovest dell’isola di Sumatra dove la sharia è applicata nei dettagli. L’ultimo caso riguarda una ragazza di 20 anni condannata a 23 frustate davanti alla locale moschea per essere stata vista in compagnia del fidanzato e “troppo vicina” a lui. Secondo la legge islamica infatti prima del matrimonio le coppie devono frequentarsi il meno possibile e soprattutto evitare ogni tipo di contatto fisico. Quel giorno, oltre la ventenne, altre 13 persone tra i 21 e i 30 anni hanno subito la stessa sorte, tra cui sei coppie condannate per essere state sorprese in contatti fisici con i propri fidanzati. A una donna di 22 anni è stata risparmiata la punizione perché incinta, ma è stata avvertita che verrà frustata una volta partorito. La giovane è stata punita alla presenza di poliziotti con 23 colpi di canna sulla schiena mentre era inginocchiata col viso rivolto a terra. Nella provincia di Aceh la legge islamica è applicata con fermezza: sono vietati il gioco d’azzardo, il consumo di alcolici e l’omosessualità.



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