E’ in corso una caccia all’uomo a Chemnitz, la cittadina tedesca della Sassonia dove oggi è scattato un allarme terrorismo. La polizia sta cercando un sospetto jihadista siriano di 22 anni, Jaber Albakr, sfuggito a un blitz delle forze speciali, e ha diffuso la sua foto (clicca qui per vederla). Al momento risultano tre persone fermate nella zona della stazione ferroviaria della cittadina, stazione che è stata chiusa dalla polizia, come si legge su TgLa7, che riporta anche quanto riferito dalla Bild, secondo cui era in preparazione un attentato ad un aeroporto tedesco. Stamattina un quartiere della cittadina era stato evacuato e blindato dopo la segnalazione di un imminente attentato con esplosivo. La polizia è entrata in un appartamento dove, secondo fonti giornalistiche si legge su La Repubblica, sarebbero state trovate tracce di esplosivo. E il quotidiano riporta anche che l’agenzia Dpa, citando fonti della sicurezza, sostiene che Albakr sarebbe stato in collegamento con miliziani dell’Isis in Siria.
E’ scoppiato l’allarme terrorismo a Chemnitz, in Germania: la polizia della cittadina tedesca della Sassonia ha ricevuto segnalazioni riguardanti un imminente attentato con esplosivo e il pensiero è volato subito ad un possibile attacco dell’Isis. E’ in corso un’operazione delle forze dell’ordine, che non hanno ancora effettuato arresti. “Non è stato possibile reperire un’importante persona”, ha scritto la polizia sul proprio account Twitter. Quindi potrebbe esserci un sospetto terrorista che si è sottratto alla cattura. L’esplosione che è stata udita intorno alle 13, dunque, è stata prodotta da un intervento della polizia, che ha fatto saltare in aria la porta di ingresso dell’abitazione in cui stavano conducendo le ricerche e all’interno della quale non hanno trovato nessuno. Le forze speciali hanno, dunque, messo in “lockdown” il quartiere, come emerge dalle immagini trasmesse dalle tv locali.
E’ scattato un allarme terrorismo oggi in Germania e subito è scoppiata la paura per un possibile collegamento con l’Isis. Una cittadina della Sassonia, Chemnitz, è stata blindata dalla polizia: un quartiere è stato evacuato ed è stato bloccato l’accesso per la popolazione. La polizia, secondo quanto riferito dalle stesse forze dell’ordine, come riporta Tgcom24, hanno ricevuto segnalazioni di un imminente attentato con esplosivo. Al momento non sono però stati effettuati arresti. La polizia ha scritto su Twitter: “Al momento siamo di fronte a una situazione di minaccia nella zona di Fritz- Heckert, forze speciali sono sul posto”. E’ in corso una vasta operazione delle forze dell’ordine che stanno cercando di capire se qualcuno stesse effettivamente sul punto di compiere un attentato terroristico e se ci siano in qualche modo legami con l’Isis.
In molti e per diverso tempo pensavano che l‘Isis fosse composto dalla parte povera e poco instruita della società islamica. Si pensava infatti che per commettere tali atrocità fossero arruolati analfabeti disposti a tutto. Quello che accade è tutto il contrario come riporta RaiNews.it che ci spiega come i Foreign Fighters sono tutt’altro che analfabeti. Uno studio della Banca Mondiale sostiene che la maggior parte delle reclute abbia concluso la formazione secondaria e che addirittura una parte di questa sia arrivata a laurearsi. L’età media di questi foreign fighters si attesta attorno ai ventisette anni e pare che solo il tredici percento non abbia studiato oltre alla scuola primaria e che addirittura l’1.3% sia anlfabeta. Una situazione veramente interessante che lascia riflettere molto e che apre diverse possibilità di interpretazione su atti terribili che stanno devastando il nostro mondo.
Si chiama ‘‘Rinascere dalle distruzioni” la mostra che a Roma ha dato nuovamente vita a tutte le opere distrutte dallo Stato Islamico e durerà fino all’unidici dicembre prossimo. Si tratta di un’operazione di ricostruzione di opere che non ci sono più, ma che non possono essere assolutamente dimenticate. Si parte dal Toro di Nimrud che l’Isis ha distrutto con cariche esplosive nel 2015 per arrivare allo splendido soffitto del Tempio di Bel. Per le ricostruzioni sono stati usati dei robot e delle stampanti 3d che hanno reso possibile riammirare qualcosa di vicino a capolavori millenari. Per ricreare poi la Sala di Archivio di Ebla invece è stato utilizzato un grande modellino in polistoriolo. L’idea è venuta all’ex Sindaco della capitale Francesco Rutelli che grazie all’Asssociazione Incontro di Civiltà e all’esperto archeologo Paolo Matthiae ha dato vita a un evento più unico che raro. Il tutto è avvenuto grazie al finanziamento della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo. Emmanuele F.M. Emanuele ha parlato sottolineando: “Daremo all’iniziativa in questione centosessantamila euro l’ano per tre anni perchè riteniamo che la cultura sia lo strumento adatto e necessario per abbattere barriere sociali, razziali e religiose. L’obiettivo finale è quello di ricostruire i monumenti in loco dove sono stati abbattuti. Se servirà aumenteremo anche il nostro sostegno economico”.