Lo scorso 7 giugno a Dusseldorf, in Germania, gran parte di un centro di accoglienza per profughi era stato dato alle fiamme per ragioni fino a oggi mai rese chiare dagli stessi profughi. Si era rischiato un massacro: i 280 ospiti erano fuggiti mentre 26 di loro erano stati ricoverati per danni conseguenti all’incendio. Secondo le autorità qualcuno aveva gettato del liquido incendiario nei locali. Si era pensato a una delle numerose proteste che accadono in centri di questo tipo, da parte di persone che aspettano da troppo tempo che venga accettata la loro richiesta di asilo, e per via delle condizioni di accoglienza. Adesso il quotidiano Bild spiega quali sarebbero stati i motivi del gesto. Alcuni profughi di religione musulmana, che in quel periodo osservavano il ramadan, il digiuno durante le ore del giorno, si erano infuriati perché gli spacci di alimentari alla sera, quando è possibile per loro mangiare, avevano esaurito le scorte di Nutella e altri dolci al cioccolato. Dell’incendio sono stati accusati due profughi uno dei quali algerino che si dichiarano innocenti. Nel corso dell’anno le forze dell’ordine sono state chiamate sul posto ben 89 volte in seguito a incidenti di vario tipo.