-Momento storico nelle relazioni Usa-Giappone: il premier nipponico Shinzo Abe si recherà oggi in visita a Pearl Harbor, la base americana nelle Hawaii oggetto dell’attacco a sorpresa da parte della Marina Imperiale giapponese del 7 dicembre 1941. La visita a Pearl Harbor di Shinzo Abe rappresenta un passo avanti importantissimo nei rapporti tra il paese del Sol Levante e gli Stati Uniti d’America, e ha probabilmente il compito di chiudere una ferita sanguinante del popolo a stelle e strisce a quasi 75 anni esatti dall’attacco a sorpresa che sancì di fatto l’ingresso nella Seconda Guerra Mondiale degli Usa. L’attacco, come ricorda Il Post, venne organizzato sfruttando 350 aerei che colpirono la base americana in due ondate distinte. Gli americani, incapaci di decifrare i codici della flotta nipponica, si fecero trovare completamente impreparati e il bilancio fu di 2.386 morti (di cui 55 civili) e 1.139 feriti. Obiettivo dei giapponesi, che nell’attacco distrussero 18 navi e 188 aerei, era quello di impedire alla flotta americana di intervenire in Indocina e nelle Filippine, sedi di rifornimento cruciali per un Impero allora impegnato nel tentativo di allargare la propria influenza nel sud-est asiatico.
-Ad accompagnare il primo ministro del Giappone, Shinzo Abe, nella sua visita a Pearl Harbor, la base americana delle Hawaii attaccata 75 anni fa dalla Marina Imperiale del Sol Levante, sarà il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. Per quello che un suo predecessore, Franklin D. Roosevelt ha definito come “un giorno che vivrà nell’infamia” (in riferimento all’attacco a sorpresa da parte del Giappone, ndr) non arriveranno però delle scuse. Nel corso di una visita che dovrebbe durare due giorni, Shinzo Abe, al pari di quanto fatto da Obama, che a margine del G7 in Giappone dello scorso maggio non ha chiesto scusa per le bombe atomiche sganciate dagli americani a Hiroshima, non farà nulla di più che mostrare il proprio dispiacere per il dolore provocato alle vittime dell’attacco di Pearl Harbor e ai loro familiari. Nel corso del bilaterale i leader dei due Paesi ribadiranno con ogni probabilità l’importanza strategica dell’alleanza militare Giappone-Usa.