Sebbene gli ultimi sondaggi inerenti le Primarie Usa 2016 tra i Democratici vedano Hillary Clinton nettamente favorita su Bernie Sanders in South Carolina, l’ex segretario di Stato dell’amministrazione Obama non può dormire sonni totalmente tranquilli. La Clinton infatti ha già avuto nello stato del Sud un esperienza non proprio esaltante: eravamo nel 2008, tra i Democratici un candidato di colore di nome Barack Obama si presentava al mondo dicendo “Yes, We Can” e la scalata alla nomination per le Presidenziali si rivelò un’impresa impossibile per la moglie di Bill. All’epoca Obama conquistò il 55,44% dei voti, doppiando di fatto Hillary, ferma al 26,52%. In terza posizione finì invece John Edwards con il 17,57% dei voti. Oggi, quegli elettori dovrebbero convergere per la maggior parte sulla Clinton, ben più popolare tra i cittadini di colore rispetto a Sanders. A conferma che tutto ciò che di buono arriverà dal South Carolina sarà per Sanders tanto di guadagnato, il fatto che nel discorso di ringraziamento ai suoi elettori dopo i caucus in Nevada il senatore del Vermont abbia dato appuntamento a tutti al Super-Tuesday del primo marzo: quasi a dire che nelle Primarie di oggi c’è ben poco da sperare.
In attesa di scoprire come si risolverà l’ennesimo duello nelle Primarie Usa 2016 tra i Democratici Hillary Clinton e Bernie Sanders in South Carolina (con l’ex segretario nettamente favorita sul senatore del Vermont), la corsa alle presidenziali di novembre fa registrare un colpo a sorpresa nel , il Partito Repubblicano. Il governatore del New Jersey Chris Christie, in corsa fino a 2 settimane fa per la nomination repubblicana, ha infatti annuncicato il suo sostegno per Donald Trump. La notizia ha fatto molto clamore dal momento che le idee di Christie (molto moderate) non sembrano conciliarsi alla perfezione con i propositi del magnate newyorchese. Come riportato da “Ansa Usa”, Christie ha parlato in una conferenza stampa in Texas proprio al fianco di Trump:”Sono orgoglioso di essere qui e appoggiare Trump. Farà esattamente quello che deve essere fatto per far sì che l’America torni leader nel mondo. Il partito repubblicano ha bisogno di un candidato che possa battere Hillary Clinton e scommetto che Trump può farlo“. Va anche detto che nell’ultimo dibattito prima della sua uscita di scena, Christie aveva attaccato duramente Marco Rubio, da tutti indicato come il candidato preferito dall’establishmente del GOP dopo il ritiro Jeb Bush: ecco spiegato dunque perché i voti di Christie non convergeranno su di lui.
Le Primarie Usa 2016 arrivano in South Carolina per la raccolta voti e delegati, questa volta solo per i Democratici che ripropongono l’eterna sfida Hillay Clinton e Bernie Sanders: si arriva al sud dunque dopo il voto in Iowa, New Hampshire e Nevada alla ricerca di altri delegati per creare un tesoretto di vantaggio prima del Super Tuesday del 1 marzo prossimo dove forse si deciderà tutto di questa campagna presidenziale americana, lato Democrativi. In South Carolina poco meno di un terzo della popolazione è afro americano che sembra schierato verso la Clinton, anche se nei sondaggi l’ostico Sanders è dato in ampio recupero sulla rivale ex first lady. Sono circa 20 i punti di vantaggio percentuali per Hillay che dovrà cercare di tenere a bada il candidato Sanders prima della grande sfida di martedì prossimo. Il senatore del Vermont è andato molto meglio del previsto in tutte le consultazioni finora effettuate, recuperando nei sondaggi e conquistando delegati impensabili, anche se rimane oggettivamente lo sfidante sfavorito, essendo sotto ancora nel numero di delegati necessari per diventare il candidato presidente dei Democratici. I risultati in Italia arriveranno entro questa nottata, massimo domani mattina e scopriremo qualcosa di più dell’ultima consultazione pre-SuperTuesday.