Il giudice distrettuale di Baton Rouge, nello stato della Louisiana, ha sentenziato nei giorni scorsi che la legge in vigore che obbliga i sacerdoti a violare il segreto confessionale è una legge che viola in prima istanza la libertà religiosa del sacerdote in caso di confessioni confidenziali. La sentenza è stata emessa dopo che una donna oggi 22enne aveva chiamato in causa padre Jeff Bayhi e la diocesi di Baton Rouge. Rebecca Mayeaux aveva esposto denuncia perché quando aveva 14 anni in una confessione con il sacerdote gli aveva confidato che un parrocchiano di 64 anni abusava di lei, ma il prete non ha mai rivelato nulla. Secondo l’accusa il prete si è macchiato di negligenza nel non denunciare l’abuso: le avrebbe detto di tenerlo nascosto e dimenticarsene. Padre Bayhi dal canto su ha risposto che se avesse violato il segreto confessionale sarebbe stato automaticamente scomunicato e che nessuno in tal caso avrebbe più creduto nella sacralità della confessione. La legge della Louisiana stabilisce che i sacerdoti riferiscano i casi di abuso sessuale, ma il giudice ha sentenziato che si tratta di violazione del Primo emendamento, la libertà di svolgere liberamente l’esercizio della propria religione.