L’uomo arrestato stamane dalla polizia belga non è il terzo terrorista autore della strage all’aeroporto di Bruxelles. In un primo momento si era parlato dell’artificiere organizzatore anche degli attentati di Parigi, ma invece si tratta solo di un sospetto. Dunque non si tratta di Najim Laachraoui che rimane a piede libero, l’uomo più ricercato d’Europa. Un altro fallimento delle autorità belghe che come hanno dimostrato gli attentati di ieri appaiono del tutto sprovvistE ad affrontare l’emergenza terrorismo che sta devastando il paese.
Una vittima italiana tra i morti delle stragi di Bruxelles. Lo fa sapere l’onorevole Maurizio Lupi, dopo che il capo del governo ha comunicato che c’è una verifica in corso: “E’ in corso la fase di riconoscimento, i familiari sono con il console a Bruxelles. Era una donna che prendeva normalmente la metropolitana e dovrebbe essere tra le vittime della metro ma la violenza dell’esplosione ha reso le vittime irriconoscibili” ha detto. Dopo gli attentati di lei non si era saputo più nulla ed era data per dispersa, la famiglia si è recata subito a Bruxelles, necessarie le procedure di riconoscimento.
Il fallimento evidente dell’intelligence belga (ed europea) appare più evidente che mai adesso che si è scoperta l’identità di due dei tre attentatori di ieri. Si tratta di due fratelli, Khalid e Ibrahim el Bakraoiu, che abitavano in un covo a Bruxelles insieme a Salah Abdeslam. I tre erano sfuggiti in modo rocambolesco alla cattura durante un controllo fortunoso di uno dei tanti appartamenti del quartiere islamico della capitale belga. Dunque è impossibile che Salah non sapesse degli attentati di ieri, che per forza di cose sono stati preparati in un arco di tempo abbastanza lungo e il fatto che la polizia belga dal momento del suo arresto non gli abbia fatto confessare quanto sapeva è gravissimo. Inoltre l’arresto stesso dell’uomo ha evidentemente fatto anticipare l’attentato per paura che arrivasse comunque a confessare. Insomma ogni cosa è sfuggita di mano alle autorità belghe, colte del tutto impreparate. clicca qui per la foto.
La giornata di oggi ha rappresentato un’altra clamorosa sconfitta per l’Europa e ancor più per l’umanità. Quello che è accaduto a Bruxelles non è una cosa che potrà passare inosservato, i morti e i feriti di questa terribile strage avrà sicuramente le sue ripercussioni e aumenterà il livello di guardia. Dopo la Francia è stato colpito anche il Belgio, il centro simbolico dell’Europa dove si riunisce il suo Parlamento. La Francia già colpita da un evento così catastrofico ha voluto dare il suo appoggio al Belgio illuminando con i colori della bandiera la sua Torre Eiffel. Un gesto simbolico che vuol dire molto e che fa capire come anche chi è caduto ha la voglia di rialzarsi prontamente,
Nel marasma degli attentati di Bruxelles, in uno scenario di bombe, rivendicazioni Isis e inseguimento di presunti terroristi – il terzo sospeso kamikaze ancora non si trova, mentre i primi due dell’aeroporto di Bruxelles sono morti nella detonazione dell’attacco suicida – sono tantissime le piccole storie e testimonianze dei tanti presenti in questa mattina di incubo nel centro dell’Europa. Secondo quanto appreso dalle agenzie di stampa, sono tre i feriti italiani che per fortuna in maniera molto lieve si sono trovati nei luoghi delle detonazioni. Sono Chiara Burla di 24 anni, Vercelli, residente a Firenze; Marco Semenzato, architetto veneto residente in Belgio e Michele Venetico, giovane dipendente dell’aeroporto di Bruxelles, figlio di immigrati di origini siciliane. Medicati in ospedale, sono tutti stati rilasciati senza particolari problemi. Una piccola luce in una devastazione totale: anche questo genera il terrorismo in Europa, e non solo.
Dopo i sanguinosi attacchi terroristici che hanno colpito Bruxelles, la preoccupazione delle autorità belghe è quella di mettere le mani sui 5 presunti attentatori che questa mattina hanno messo a ferro e fuoco l’aeroporto di Zaventem e le stazioni metro di Schumann e Maelbeek. Secondo quanto riferisce la “Libre Belgique” proprio in questi frangenti sarebbe in corso una vasta operazione della polizia nel quartiere di Schaerbeek. Alcune indiscrezioni sostengono che le teste di cuoio siano entrate in azione all’interno di un’abitazione in particolare e, a conferma di quanto sia tesa la situazione in questa particolare zona, anche la stazione dei treni di Schaerbeek, come comunicano le ferrovie del Belgio, è stata chiusa. Le uniche stazioni rimaste chiuse in tutta la capitale belga sono al momento: Schaerbeek, Etterbeek, Chapelle, Congrès, Aéroportnational, Schumann.
Potrebbero non essere collegati agli attentati di questa mattina a Bruxelles i due arrestati. A riportare la notizia è la Repubblica, secondo quanto ha fatto sapere la polizia: le due persone fermate forse non c’entrerebbero con le esplosioni all’aeroporto e alla metropolitana della città. E’ in corso nella capitale belga una vasta operazione delle forze dell’ordine: veicoli della polizia, blindati, ambulanze e soccorsi starebbero setacciando il quartiere di Schaerbeek secondo quanto riferito dai media belgi, che non riportano i dettagli dell’operazione per non comprometterla. Indagini in corso anche alla Gare di Nord che si trova nella direzione dell’aeroporto di Zaventem dove sono esplose le bombe stamattina alle 8: si tratta di uno degli snodi tra la ferrovia e la metropolitana cittadina.
Dopo le bombe in Belgio e gli attentati di questa mattina a Bruxelles, l’allarme terrorismo è diffusa in tutta Europa e l’incubo prosegue dopo i recenti attacchi di Parigi. Tra le ultime notizie, spunta l’appello che la polizia belga ha diffuso poco fa ai testimoni dell’attentato all’aeroporto di Zaventem per l’identificazione del sospetto in fuga: si chiama Najim Laachraoui, marocchino di origine, sarebbe lui il terzo terrorista della foto diffusa ore fa allo scalo belga (clicca qui per l’avviso di ricerca segnaletico). L’uomo secondo le fonti della polizia belga sarebbe in fuga e al momento super ricercato in tutta Europa: pezzetto, giubbotto bianco e cappello nero, spingeva un carrello con le valigie assieme agli altri due kamikaze probabilmente morti nella detonazione delle 8 di questa mattina. L’Isis ha diffuso un comunicato in cui racconta nel dettaglio l’operazione, minacciando i “servi crociati” di nuovi e improvvisi attacchi ancora più duri, “senza che voi ve lo aspettiate”. Il livello di allerta resta altissimo in Belgio, in Francia e in tutta Europa, con il caos voli da e per Bruxelles e ovviamente ritardi e disagi i tutti gli aeroporti. La minaccia è aperta e il terrorismo purtroppo ancora è intervenuto a “svegliare” il tran tran quotidiano.
Gli attentati di Bruxelles proseguono nella generazione di panico in Europa e tutto il Belgio: le bombe di questa mattina, due all’aeroporto e quelle nelle metropolitane, hanno portato finora il conto delle vittime a 34 morti e 230 feriti, nella speranza che il primo numero si fermi e il secondo diminuisca. Secondo le autorità belghe, che hanno diffuso le foto di due dei possibili tre attentatori intervenuti all’aeroporto, un kamikaze sicuramente è morto facendosi esplodere nella prima detonazione davanti al desi di American Airlines, mentre c’è parecchia confusione sugli altri due. Le ipotesi che vengono lanciate con più sicurezza da Dernier Heure parlano di un secondo attentatore morto con la seconda esplosione in aeroporto e di un terzo scappato mischiandosi tra la folla. Questo lo si evince dal kalashnikov trovato per terra e dalla terza bomba trovata inesplosa all’aeroporto di Bruxelles. Da ultimo, secondo il giornale belga De Standaard, gli attentatori dell’Isis avrebbero utilizzato lo stesso esplosivo usato per gli attacchi di Parigi, un mix chimico di facile composizione detto Tatp; non solo, le bombe esplose erano riempite di chiodi per far più vittime possibili.
Dopo ore di dubbi sugli attentati a Bruxelles sulla matrice degli attentatori per le bombe del Belgio viene svelata ogni ultima forma di sospetto: è stata l’Isis ha mandare due kamikaze, forse tre all’aeroporto di Zaventem e a piazzare una serie di bombe sulle metropolitane della capitale belga. A dare l’annuncio ufficiale è l’agenzia internazionale sul terrorismo Site, tramite la direttrice Rita Katz: «Lo stato islamico ha rivendicato attraverso l’agenzia di stampa Amaq di aver condotto gli attentati a Bruxelles, a causa della partecipazione nella coalizione internazionale contro il gruppo jihadista». Ma ecco quanto scrive direttamente l’agenzia Amaq, riportato da Repubblica: «I combattenti dello stato islamico hanno condotto una serie di attentati con cinture e dispositivi esplosivi, prendendo di mira un aeroporto e una stazione centrale nella metro nel cuore della capitale belga Bruxelles». I morti rimangono per fortuna ieri a 34, con i feriti che invece superano i 200 e con molti davvero gravi; il ministro Alfano alle 17.30 ha convocato al Viminale oggi la conferenza stampa per la sicurezza pubblica e per le ultime notizie sull’ordine pubblico in Italia.
Arrivano nuovi dettagli sugli attentatori responsabili degli attacchi verificatisi quest’oggi, martedì 22 marzo 2016, all’aeroporto di Zavertem, nella capitale del Belgio Bruxelles. Analizzando la foto diffusa in esclusiva dal portale “dhnet.be” (visibile cliccando qui) si può notare che gli uomini che trasportano il trolley che dovrebbe, secondo le prime ricostruzioni, nascondere l’esplosivo sono 3 e non due come si pensava all’inizio. Nell’immagine si possono notare due attentatori vestiti di scuro, procedere l’uno accanto all’altro; entrambi, come segnalato dal cerchio rosso nella foto, indossano un solo guanto: indumento necessario molto probabilmente a celare il telecomando in grado di azionare l’ordigno. Secondo fonti della polizia belga i due uomini sarebbero entrambi morti nel corso dell’attentato ma l’uomo accanto a loro, riconoscibile sulla destra per il cappello scuro indossato a coprire parzialmente il volto, è ancora ricercato in tutta la capitale.
I due kamikaze autori degli attentati nell’aeroporto internazionale di Zaventem a Bruxelles potrebbero avere un volto: a diffondere le immagini dei due presunti attentatori è stato il portale belga “dhnet.be“, che proprio pochi istanti fa ha pubblicato in esclusiva sulla sua homepage il frame estrapolato dalle videocamere di sorveglianza dello scalo che immortalerebbe i due responsabili delle esplosioni che hanno provocato decine di morti e feriti. I due presunti attentatori sono raffigurati uno accanto all’altro alla guida di classici trolley i quali, se le prime ricostruzioni degli inquirenti venissero confermate, erano in realtà custodi degli ordigni che hanno causato la strage odierna. Per visualizzare le foto dei due kamikaze clicca qui!
Gli attentati a Bruxelles stanno tenendo la scena internazionale dopo le bombe di questa mattina in Belgio che hanno sconvolto l’intera Europa, ripiombata nell’incubo terrorismo. Mentre ancora non ci sono sicure conferme della rivendicazione Isis, di certo si può parlare di attentato di origine jihadista islamica, ma vanno attese le ultime conferme dal Belgio prima di poter essere certi sulla appartenenza allo Stato Islamico dell’intera operazione di terrore, Sta parlando in questi istanti l’ambasciatore italiano a Bruxelles, Vincenzo Grassi, che riferisce una importante novità: «non ci sono vittime italiane al momento tra i 34 morti degli attacchi di Bruxelles, mentre ci sono dei feriti connazionali tra le 200 persone per ora soccorse tra la metro e l’aeroporto». Una piccola buona notizia per l’Italia, ma che si allarga l’orizzonte nulla toglie alla tragedia occorsa questa mattina: la Farnesina parla di tre feriti italiani ma nessuno grave, ma ovviamente la mente va ai cittadini belgi che sono stati attaccati nel cuore della loro capitale con varie vittime e tantissimi feriti. «Col fiato sospeso sono vicino ai belgi di fronte all’attacco sconvolgente al cuore di Bruxelles», twitta poco fa il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni.
Nel turbine di notizie ufficiose e ufficiali inerenti i sanguinosi attentati a Bruxelles è emerso qualche ora fa che l’attacco coordinato alla capitale del Belgio sia stato rivendicato dall’Isis. Non è dello stesso avviso Rita Katz, direttrice del Site, portale specializzato nel monitoraggio dell’estremismo islamico sul web, che pochi minuti fa ha scritto:”Non c’è al momento una rivendicazione dell’Isis per gli attacchi a Bruxelles, anche se il piano deve essere stato posto in essere da diverso tempo”. Sebbene non sia stata rivendicata ufficialmente dallo Stato Islamico, la strage che ha interessato l’aeroporto di Zaventem e le stazioni metro di Schumann e Maelbeek ha comunque suscitato giubilo tra i simpatizzanti del Daesh e di Al Qaeda, che nelle ultime ore stanno inneggiando agli attentatori di Bruxelles minacciando l’Europa e in particolare la Germania.
L’orrore e tutta la paura per quello che è successo oggi a Bruxelles nel pianto dei bambini. Un video cattura le immagini dei passeggeri di un convoglio della metropolitana rimasto bloccato dopo l’attentato, le persone non sanno cosa fare, sono terrorizzate e si sente il pianto di uno o più bambini. I passeggeri decidono poi di allontanarsi camminando sui binari.
L’allarme attentati a Bruxelles ha raggiunto anche Liegi, dove si trova l’impanto nucleare di Tihange. La centrale è stata evacuata, come riferisce l’emittente belga Vtm. La piccola centrale si trova al confine con la Germania, a un centinaio di chilometri da Bruxelle ed è stata costruita negli anni ’70 sulle rive del fiume Mosa. Visto il rischio di attentati in tutto il Paese e non solo a Bruxelles, anche la cittadina di Liegi è divenuta un possibile obiettivo sensibile per i terroristi. Nella vicina città di Ciney sono state evacuate anche le scuole come l’itituto Saint-Joseph, messo in sicurezza a mezzogiorno, quando i bambini sono stati autorizzati a lasciare la struttura. Clicca qui per vedere il video.
Violenza cieca che porta a tanta sofferenza: papa Francesco ha commentato gli attentati di Bruxelles in un telegramma inviato all’arcivescovo della capitale belga. ‘Il Papa affida alla Misericordia di Dio le persone che hanno perduto la vita e si associa nelle preghiera al dolore dei loro familiari’ si legge ancora. La conferenza episcopale belga dal canto suo ha rilasciato un comunicato in cui esprimono dolore e preghiera: I vescovi del Belgio –sono scossi nell’apprendere dell’attentato perpetrato all’aeroporto di Zaventem e al centro di Bruxelles. Essi condividono l’angoscia di migliaia di viaggiatori e le loro famiglie, operatori dell’aviazione, cittadini e squadre di soccorso di nuovo in prima linea. Affidano le vittime alle preghiere di tutti in questa nuova situazione drammatica”. Concludendo con l’invito al Belgio di vivere questi gironi “con grande responsabilità civica”.
Novità sugli attentati a Bruxelles, con le bombe di questa mattina in Belgio che hanno gettato l’Europa nel buio di nuovo più nero: il conto delle vittime sale ancora, si arriva a 14 morti nelle esplosioni all’aeroporto principale di Zaventem, 22 nelle metropolitane, con ben tre bombe esplose nel giro di pochi secondi in altrettante fermate vicino ad obiettivi illustri, come la sede della Nato, del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo. Ma in questo momento l’allerta terrorismo rimane alta: infatti, si teme che all’interno dello scalo ci siano ancora dei terroristi, anche se gli stessi inquirenti ritengono l’ipotesi molto improbabile, dunque è più ipotizzabile che se ci fossero dei terroristi ancora in vita questi sono in fuga. E per questo motivo è partita la caccia all’uomo per tutta la città, paralizzata in ogni suo ambito e ufficio proprio per il rischio di nuovi attentati. L’Isis ha rivendicato tramite agenzie americane di questo attacco e si attendono ora conseguenze che potrebbero essere molto gravi anche per le situazioni in Siria e Libia dove è presente massicciamente lo Stato Islamico. Nel frattempo è stata evacuata la centrale nucleare di Liegi, sempre in Belgio e sempre per il timore di altri attentati ulteriori allo stato un tempo patria della tolleranza e integrazione.
Dove sono i soldati? chiede una voce in inglese gonfiata dalla paura e dalla rabbia, che emerge dal fumo delle esplosioni appena avvenute. Sono i primissimi istanti dopo l’attacco terroristico al terminal dell’American Airlines di Bruxelles stamattina, i sopravvissuti sotto shock sono stesi per terra, non sanno che fare se nascondersi o fuggire. Finalmente dopo oltre un minuto in lontananza si vedono luci di torce elettriche: sono i primi soldati che entrano nella zona, una donna poliziotto ordina ai superstiti di fuggire immediatamente. Per loro la fine di un incubo. In totale all’aeroporto sono morte tredici persone e 81 sono rimaste ferite. Nell’attacco alla metropolitana ne sono morte 15, 70 ferite di cui 10 in gravi condizioni.
Dopo la rivendicazione degli attentati terroristici di Bruxelles da parte dell’Isis è partita la caccia all’uomo in tutto il Belgio per assicurare alla giustizia i responsabili di questo ennesimo attacco all’Occidente. Secondo quanto riporta l’Ansa citando alcuni media locali, sarebbero in corso in questo momento delle perquisizioni in tutta la regione di Bruxelles, con gli inquirenti che starebbero seguendo una pista ritenuta “calda” e che potrebbe portare agli esecutori degli attacchi odierni. Le forze dell’ordine, a detta di Claude Moniquet, esperto antiterrorismo di I-Télé, sarebbero sulle tracce di “cinque sospetti individuati dalle immagini della videosorveglianza”. Nel frattempo pochi minuti la polizia belga ha bloccato due sospetti a nord della stazione della metropolitana di Maelbeek. Clicca qui per vedere la foto dell’arresto dei 2 presunti attentatori estrapolata da Twitter.
E lo spettro sull’attentato in Belgio diviene conferma: l’Isis rivendica le bombe a Bruxelles che questa mattina ha provocato 33 morti e 130 feriti, numeri purtroppo ancora parziali. La notizia arriva in tempo reale dall’agenzia Aska che ha ribattuto una belga: il jihadismo internazionale dello stato islamico sarebbe dunque dietro ai vili attentati in Belgio che stanno sconvolgendo l’Europa intera. Due esplosioni kamikaze in Aeroporto di Zaventem, tre esplosioni nelle metro belga nelle fermate vicinissime alle sedi del Parlamento Europeo. Un’altra agenzia battuta internazionale riporta il ritrovamento di un kalashinikov e di due mitra in aeroporto a Bruxelles, poco prima dell’attentato esplosivo: questo confermerebbe così le voci di alcuni testimoni che hanno sentito spari e urla in arabo sia all’interno dello scalo che nelle metro, il tutto accaduto praticamente all’unisono, dimostrando la regia unica di questo ennesimo vile attentato in Belgio. Il conteggio delle vittime rimane alto, ma quello i feriti sale ancora, con il numero ora fermo a 130 persone nei vari ospedali riempiti di colpo dall’emergenza terrorismo –
Belgio sotto shock per gli attentati terroristici verificatisi poche ore fa nella capitale Bruxelles all’aeroporto di Zaventam e alle stazioni metro di Maalbek e Schumann. Anche Facebook, così come avvenuto in occasione degli attacchi a Parigi dello scorso 13 novembre, cerca di fare la sua parte nel tentare di rintracciare i dispersi che inevitabilmente vengono a crearsi in situazioni di questo tipo. Il noto social network, come riporta “Il Fatto Quotidiano” ha così deciso di attivare l’opzione “safety check“: questa funzione consente di localizzare tutti gli utenti presenti in Belgio nelle aree interessate dagli attentati, permettendo loro di informare tutti i contatti sul fatto di essere al sicuro cliccando su un semplice pulsante. In occasione degli attentati del 13 novembre 2015 in Francia, erano state 5 milioni le persone ad aver deciso di utilizzare questo strumento.
Francia e Belgio non possono più comunicare: in seguito agli attentati di stamane a Bruxelles è stata ordinata la chiusura totale della frontiera fra i due paesi. Lo riferisce un portavoce del consorzio ferroviario che gestisce i collegamenti fra Francia, Belgio e Olanda. La decisione è stata presa dal governo di Burxelles. Come si sa gli attentatori di Parigi lo scorso novembre erano giunti proprio da Bruxelles, dove pare ormai assodata esista la centrale terroristica più importante di Europa. Secondo le ultime notizie tre terroristi sarebbero riusciti a fuggire dopo gli attentati all’aeroport e potrebbero cercare la fuga all’estero. Interrotti anche i collegamenti stradali, non si sa fino a quando. In Belgio l’allarme terrorismo è ai livelli massimi. Il presidente francese Hollande ha commentato che questi attentati di oggi hanno colpito l’intera Europa. In tutta l’Unione europea l’allarme terrorismo è stato portato da giallo ad arancione, controlli anche negli aeroporti italiani.
Negli attentati terroristici di Bruxelles che hanno interessato l’aeroporto internazionale di Zaventem e almeno due stazioni della metropolitana “non risulta il coinvolgimento di cittadini italiani“. A dirlo è stato il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, il quale, come riportato da “askanews.com” ha confermato di essere in continuo contatto con il suo omologo belga Didier Reynders:”La situazione è molto, molto tesa e il ministro degli Esteri belga sta lavorando con le ambasciate per avere tutte le informazioni possibili“. Gentiloni, come riportato da “Rainews.it” intervenendo all’Assemblea plenaria del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (Cgie) alla Farnesina ha definito l’attacco “organizzato, pianificato, di dimensioni molto molto gravi” e ha detto di seguire “con il fiato sospeso l’evolversi della situazione a Bruxelles“. “Tutte le strutture della nostra diplomazia – ha aggiunto Gentiloni- sono attivate per prestare massima assistenza ai nostri connazionali“.
Quattro attentati forse cinque in Belgio: sono due esplosioni all’Aeroporto di Zaventem a Bruxelles con 13 morti e una trentina di feriti, mentre nello stesso momento, alle ore 8 della mattina, sono le metropolitane della capitale europea a subire altre tre esplosioni, anche se ovviamente con il lancio generato riuscire a fare ordine nel diluvio di agenzie e testimonianze o allarmi falsi. Purtroppo se per il conto delle vittime si è certi su quelle dell’aeroporto, nelle metro ancora non si hanno informazioni precise, ma la tv belga (a fondo pagina sotto trovate il link con la diretta streaming video della BFMTV) parla di una decina di morti anche lì. In tutto sale il conto delle vittime generale, a 33 persone trucidate dall’attacco terroristico, con una trentina di feriti che purtroppo è destinato a salire a seconda delle varie notizie che arrivano dalla metro. Ancora non sono arrivate rivendicazioni ufficiali, ma il fortissimo sospetto che si tratti di un ennesimo attentato jihadista è molto alto: alcuni testimoni hanno sentito di urla arabe e di raffiche di mitra prima delle esplosioni nello scalo principale di Bruxelles. Intanto dai media begli di Art, si rende noto che il kamikaze avrebbe agito solo all’aeroporto, mentre nelle altre occasioni si sarebbe trattato di detonazioni a distanza. Per questo motivo e per il rischio di altre bombe in giro per la città, l’intero servizio di trasporto pubblico della capitale – ma anche di tutto il Belgio, afferma Rai News 24 in questo momento – è stato sospeso fino a nuovo ordine, probabilmente fino a domani mattina ininterrottamente.
Minuti concitati a Bruxelles dopo gli attentati terroristici che hanno colpito poche ore fa la capitale del Belgio. Sono in molti a ricollegare gli attacchi all’aeroporto internazionale di Zaventam e le esplosioni nella metro all’arresto dei giorni scorsi del ricercato numero 1 Abdeslam Salah, interpretando l’attentato come una sorta di ritorsione firmata dalle milizie jihadiste. A confermare questa tesi è anche “RaiNews24″ citando alcune dichiarazioni di simpatizzanti dello Stato Islamico in rete che avrebbero dichiarato:”Attacchi sono risposta a cattura di Salah“. In attesa di una rivendicazione ufficiale il Belgio e l’Europa tutta ripiombano nel terrore: dopo il colpo assestato all’Isis con l’arresto di Salah, il Daesh risponde forte e chiaro.
I primi video amatoriali della strage all’aeroporto di Bruxelles cominciano a girare sulla Rete. In queste immagini catturate con un telefono cellualre si vedono le persone terrorizzate che fuggono in ogni direzione dopo le due esplosioni, mentre il fumo si alza alle loro spalle. Immagini che dicono tutto del panico scatenato dagli attacchi terroristici.
Dopo gli efferati attacchi terroristici che hanno interessato qualche ora fa la capitale del Belgio, Bruxelles, arrivano anche le dichiarazioni del Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, che tramite una nota diramata pochi minuti fa dal Quirinale ha sottolineato la necessità di una “strategia comune” da parte dell’Europa contro la minaccia del terrore. Questo l’intervento del Capo dello Stato:”Gli ultimi, gravissimi attentati di Bruxelles confermano tragicamente che l’obiettivo del terrorismo fondamentalista è la cultura di libertà e democrazia. Esprimo il mio cordoglio per le vittime e la più decisa condanna per gli esecrabili atti di violenza. Va ribadita la ferma convinzione che la risposta alla minaccia terroristica deve trovare saldamente uniti i Paesi dell’Unione Europea. Occorre affrontare questa sfida decisiva con una comune strategia, che consideri la questione in tutti i suoi aspetti: di sicurezza, militare, culturale, di cooperazione allo sviluppo. In gioco ci sono la libertà e il futuro della convivenza umana“
Belgio sotto attacco: gli attentati di Bruxelles fanno sprofondare nuovamente nel terrore l’Europa intera ed è per questo che anche in Italia il Ministro dell’Interno Angelino Alfano ha convocato per le ore 15 di oggi al Viminale il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica. A riportarlo è l’Ansa secondo cui obiettivo della riunione sarà quello di considerare “ulteriori misure di contrasto e prevenzione alla minaccia terroristica“. Allo stesso tempo il Ministero dell’Interno ha disposto un innalzamento delle misure di sicurezza in particolare negli aeroporti italiani. Anche la Francia, nazione interessata in maniera particolare dall’insidia terroristica, ha convocato tramite il presidente Francoise Hollande una riunione di crisi all’Eliseo alla quale parteciperanno il premier Valls, il ministro degli Esteri Jean-Yves le Drian e quello degli interni Cazeneuve.
Orrore, ritorna in Europa con altri attentati, oggi a Bruxelles: il primo bilancio delle varie bombe esplose in questa prima mattina di martedì 22 marzo 2016 parla di 11 morti, 30 feriti, città paralizzata e varie esplosioni avvenute tra l’aeroporto di Zaventem, “mezzo distrutto” dicono i primi testimoni, e poi anche la metropolitana della capitale belga con almeno 4 forti detonazioni e molti feriti. Le primissime fonti parlando di raffiche di mitra e urla in arabo prima delle esplosioni: con ordine, per prima cosa è stato l’aeroporto principale di Bruxelles è stato posto sotto attacco con due bombe prima delle 8 di questa mattina e qui ci sarebbero stati 11 morti e svariati feriti, una trentina dicono sulla Stampa da fonti vicine all’ospedale. Ma poi sono arrivate anche le bombe nella metro, con il panico che si sta diffondendo anche perché qui le notizie sono ancora molto confuse. Il piano di emergenza si è attivato subito, con i vertici di Bruxelles che hanno alzato a livello massimo di allerta, 4, e chiuso ogni accesso alla città: chiuse metro, strade, ovviamente l’aeroporto, nessun aereo può partire e atterrare sul suolo belga e l’Europa intera ripiomba nell’incubo a pochi mesi dagli attentati di Parigi.
Il Belgio sprofonda nell’incubo del terrorismo, sicuramente di marca islamica, pochi giorni dopo l’arresto del terrorista dell’Isis responsabile degli attacchi di Parigi. Due bombe sono esplose stamane al banco della compagnia American Airline all’aeroporto di Bruxelless, secondo le prime notizie dei media locali i morti sarebbero undici e i feriti almeno 25. Sarebbero anche state ritrovate altre bombe fortunatamente inesplose, avrebbe potuto essere un massacro di proporzioni indefinite. Dallo scalo, immediatamente evacuato, lunghe colonne di fumo mentre persone sono riverse svenute sui marciapiedi esterni. Il governo ha imposto il piano catastrofe mentre i soccorsi sono giunti in massa nella zona colpita. I primi sospetti fanno pensare a una vendetta jihadista per il terrorista arrestato, dimostrando come ormai il Belgio sia diventato la Siria europea, con il più alto numero di uomini dell’Isis pronti a colpire con la protezione di parte dei musulmani che ci vivono, come dimostrato dalla protezione che ha goduto per mesi il terrorista arrestato.
Attentati a Bruxelles, ci risiamo con le bombe in Europa: il Belgio questa mattina si è svegliato con varie esplosioni, 13 vittime e 35 feriti in 4 diversi attentati: aeroporto e in tre stazioni delle metro belga. Paio in Belgio, panico in Europa e allerta terrorismo che riscoppia a pochi mesi dagli attentati di Parigi. Con noi potrete seguire la diretta testuale live in aggiornamento con notizie su vittime, testimonianze e novità per le bombe avvenute in Belgio: ma vi diamo la possibilità di seguire direttamente in diretta streaming video live dai siti allnews stranieri che monitorano la situazione con novità a raffica –