Grande è stata la sorpresa dei liberatori entrati nella storica città di Palmira dopo aver cacciato i miliziani dell’Isis nei giorni scorsi quando si sono resi conto che circa l’80% del patrimonio archeologico della città siriana era ancora in piedi. Nei mesi scorsi immagini messe in Rete dagli islamisti mostravano invece bombe sotto i resti archeologici e statue distrutte facendo pensare che tutto il tesoro dichiarato patrimonio dell’umanità fosse andato distrutto. Adesso si viene a sapere come mai: tra governo siriano e Isis esisteva un accordo segreto mediante il quale si è assicurato che gli jihadisti non distruggessero tutta Palmira. I terroristi islamici si erano poi resi conto che ci sarebbe stata una insurrezione popolare difficile da controllare se avessero distrutto ogni vestigia. Secondo le autorità siriane sarà possibile ricostruire tutta la gloria della città in cinque anni se l’Unesco sosterrà gli sforzi.