Decomunizzare l’Ucraina è l’obbiettivo che Kiev si è data da tempo, da quando il paese ha preso le decise distanze da Mosca con tutto quello che ne è seguito, guerra civile inclusa. L’Ucraina, anche se pochi se lo ricordano, è stato il più fiero combattente del comunismo centralista di Mosca dopo la Seconda guerra mondiale: reparti di partigiani hanno infatti combattuto fino agli anni 50. Adesso a Kalyny, una cittadina al confine con la Romania, il governatore della zona ha deciso di cancellare via Lenin ribattezzandola via John Lennon. Una decisione presa di sua iniziativa senza consultare i cittadini. Lo ha spiegato dicendo che voleva onorare il Beatle più impegnato come pacifista. Moskal, il governatore, però non ha fatto caso a quanto disse Lennon quando era ancora in vita e che cioè Imagine, la sua canzone più famosa diventata inno dei pacifisti di tutto il mondo, era, per il suo contenuto “il manifesto del partito comunista”. Una sorta di autogol insomma: da un comunista ortodosso a un comunista figlio dei fiori. Il cambio di denominazione fa comunque parte di alcune leggi approvate dal governo ucraino per cancellare ogni memoria comunista sovietica del passato. Tutti i luoghi, circa 500, con nomi di quel periodo dovranno cambiare, tra cui Leonid Breznev, Karl Marx, Georgy Zhukov,Vladimir Lenin, Anatoly Lunacharsky, Rosa Luxemburg.
(Paolo Vites)