E’ un fatto risaputo che bambini down ne nascono sempre meno in tutto il mondo, grazie a quello che, anche se non è definito tale, è aborto selettivo. In grado di sapere se il feto che portano in grembo ha qualche malattia, non solo la sindrome di down, sempre più genitori decidono per l’aborto. Si tratta di vero e proprio uso dell’eugenetica, e il primo paese al mondo in questa classifica è la Norvegia. Lo scorso 25 marzo lo stato americano dell’Indiana ha invece approvato una legge che limita l’aborto selettivo, definendo illegale l’interruzione di gravidanza sulla base del sesso e della razza:  «Una società va giudicata da come tratta i più vulnerabili, gli anziani, i malati, i disabili e i nascituri. La legge afferma il valore di ogni vita umana, con essa facciamo un passo importante nella tutela del nascituro» ha detto il governatore. Anche nello stato del North Dakota è stata approvata recentemente una legge analoga.



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