Barack Obama è arrivato a Hiroshima, la prima visita di un presidente americano alla città giapponese rasa al suolo da una bomba atomica americana il 6 agosto 1945, il primo bombardamento del genere della storia. Come ampiamente annunciato Obama non ha chiesto scusa ai giapponesi per la carneficina che pose fine alla Seconda guerra mondiale, ma ha voluto fare un discorso sull’importanza dell’abolizione delle armi nucleari: “Dobbiamo fare il possibile per distruggere le armi nucleari. Il ricordo del 6 agosto 1945 ci permette di andare avanti e di immaginare quello che accadrà, ci permette di cambiare e come  eliminare l’esistenza delle armi nucleari. Dobbiamo modificare il nostro stesso modo di pensare alla guerra e raccontare ai nostri figli una storia diversa”. Insieme a lui il capo del governo giapponese Shinzo Abe che Obama ha abbracciato dopo aver deposto una corona di fiori sul monumento alle vittime. Siamo venuti qui ha aggiunto Obama, “Per toccare con mano quanto una terribile forza ha devastato questo territorio. Per rendere omaggio alle persone che sono morte qui. Siamo qui in questa città nel punto in cui esplose la bomba, per ricordare tutti gli innocenti vittime di quella guerra e di quelle che verranno. Le loro anime ci parlano e ci ricordano cosa potremmo diventare. Dobbiamo ricordarci la storia che è fatta anche di tantissime cicatrici che sono simbolo di estremismi e imperi che sono caduti. Purtroppo sono tante le persone sacrificate nel tempo”.



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