Almeno duecento persone, tenute prigioniere dai combattenti islamici del gruppo ribelle nigeriano Boko Haram, sarebbero stati lasciati a morire di fame negli scorsi mesi. La denuncia è di Medici senza frontiere che definisce una “emergenza umanitaria catastrofica” le condizioni in cui vivono circa 24mila rifugiati nei campi allestiti in Nigeria per tutte quelle persone costrette a fuggire dalle violenze dei musulmani. In sette anni di guerriglia, Boko Haram ha ucciso circa 20mila persone e fatto fuggire dalle loro case più di due milioni di persone. Nonostante una offensiva in grande stile da parte dell’esercito nigeriano, i terroristi continuano a colpire nelle zone nord est del paese. In particolare nella regione di Bama, dove Medici senza frontiere si sono recati nonostante sia sconsigliato andarci, almeno trenta persone al giorno muoiono di fame o malattie.