Secondo quanto riporta il sito LifeSiteNews, grazie a una documentazione di circa 300 pagine, l’università del New Mexico avrebbe richiesto a una clinica abortitsta, la Southwest Women’s Options di Albuquerque, il cervello di un bambino abortito “tra la 24esima e la 28esima settimana” per condurre esperimenti di tipo didattico agli studenti. Secondo quanto si legge nella notizia, l’università in questione da tempo collabora con la clinica abortista per ottenere queste possibilità, definite dall’università stessa “opportunità uniche per insegnare la professione medica”. Nella richiesta, viene specificato che si richiede “un cervello intero, da dissezionare con gli studenti del campus”. Secondo la legge americana, dal 1992 un feto tra le 27 e 28 settimane non si può abortire ed è considerato a tutti gli effetti un essere umano vitale al di fuori del grembo materno. Nella documentazione raccolta si legge anche di richieste di un feto abortito alla 30esima settimana e possibilmente feti con la sindrome di Down. Esperimenti che non hanno nulla da invidiare a quelli nazisti.