Dopo il primo afri americano arriva alla Casa Banca il primo presidente donna della storia degli Stati Uniti? Come già annunciato ieri Hillary Clinton ha ottenuto la nomination del Partito democratico. Il discorso ufficiale è stato tenuto a Brooklyn il suo quartiere generale: “Abbiamo fatto la storia e la vittoria di stasera appartiene a intere generazioni”. Hillary Clinton aveva già provato a candidarsi nel 2008 ma allora era stata battuta da Barack Obama, lo stesso Obama che ieri ha telefonato a Bernie Sanders chiedendogli di ritirarsi ufficialmente per favorire l’unità del partito. Ma Sanders ha detto di no continuerà fino a luglio quando si chiuderanno le primarie. La Clinton infatti ha ottenuto la nomination per il bizzarro meccanismo elettorale del suo partito che oltre il voto popolare prevede circa 800 grandi elettori che decidono chi sostenere. Sanders è infatti furioso per questo e ha promesso ricorso.
Il voto è stato fatto, le Primarie Usa 2016 ha avuto il suo ultimo Super Tuesday prima della convention di luglio: tutto si è deciso con il voto di ieri in America negli stati di California, New Jersey, Montana, New Mexico, South Dakota e North Dakota. Mancano ancora le primarie democratiche a Washington, ma diciamo che i verdetti di oggi sono davvero quelli che contano: chi allora tra i Dem riuscirà a lottare contro Trump per le Presidenziali di novembre? Dopo la notizia della nomination raggiunta per Hillary Clinton addirittura prima di queste ultime primarie, i media Usa sono andati in ebollizione con le rettifiche o conferme di questa anteprima data da associated Press e che avrebbe calcolato anche i super-delegati (ma la conferma ancora non c’è stata). I dati sulle Primarie in questi 6 stati arriveranno a breve, con Sanders che fino all’ultimo non si arrende e lancia l’ipotesi una convention aperta per decidere in quella sede il destino del candidato dem per la Casa Bianca. Proprio da qui arriva l’ultimo endorsement per la campagna: per il New York times anche Barack Obama starebbe per appoggiare ufficialmente Hillary Clinton. Dovrebbe annunciarlo ad inizio settimana prossima e portare tutto l’appoggio per la campagna presidenziale: ma resta ancora il dubbio se la moglie di Bill sia davvero in grado di reggere una situazione elettorale dei dem non propriamente convinti sulla scelta della ex first-lady. E allora ipotesi ribaltone? Lo rivela il Wall Street Journal, che dalla fantapolitica tira fuori due nomi da schierare al posto di Sanders-Clinton; Joe Biden, vice presidente attuale, e John Kerry, sfidante di Bush nel 2004. Dalla California e dagli altri 5 stati l’ardua sentenza…
Oggi si vota per le Primarie Usa 2016, l’ultimo SuperTuesday o SuperMartedì di questa lunghissima campagna elettorale che sta arrivando alle battute finali: i risultati arriveranno nella notte italiana per questi 6 stati che vanno al voto (tra cui California e New Jersey), gli ultimi prima del voto finale a Washington dove ci saranno le primarie solo per i Democratici. I Repubblicani invece chiudono qui la loro campagna verso la nomination che ormai da un mese è stata conquistata da Donald Trump: oggi si vota invece in California, New Jersey, New Mexico, Montana, South Dakota e ci saranno anche i caucus in North Dakota. Insomma, un ultimo maxi movimento elettorale verso due candidati presidenziali, uno già ufficiale avendo conquistato i delegati necessari, l’altra, Hillary Clinton, che avrebbe già in mano la nomination anche se non ufficiale. Secondo Associated Press e poi anche la CNN, per la moglie di Bill la nomination democratica è stata giù vinta dopo le primarie conquistate in Portorico sabato scorso e con la conta dei super Delegati: non ci sono veri dati ufficiali e dunqu resta un piccolo giallo sulla corsa per le Primarie Usa. Bernie Sanders però non ci sta, e lancia la battaglia per convincere in super delegati a non appoggiare Hillary: il vantaggio però sembra incolmabile anche tenendo fuori i super delegati e oggi, con sei stati al voto, potrebbe e dovrebbe sancirsi il dato ufficiale. L’attesa è tanta ma ormai la strada per la Casa Bianca sembra segnata: saranno il miliardario odiato dal Gop ma amato dagli elettori Usa, Donald Trump, e la donna più chiacchierata d’America, Hillary Clinton. Oggi dunque l’ultimo vero atto delle Primarie Usa sancirà questa strada.