Furto di terreno, in tutto tre acri, a un contadino cristiano. E’ successo in Cina secondo quanto riporta l’agenzia China Aid che monitorizza la prosecuzione ai cristiani. Il terreno è stato requisito dal governo, davanti alle proteste del contadino il funzionario governativo gli avrebbe detto: “Ti spello vivo se continui a protestare”. Il terreno requisito, è stata la motivazione, servirà per costruire un tempio buddista, nella provincia dell’Henan. L’episodio è contraddittorio: l’uomo era stato cacciato con la forza, ma poi alcuni funzionari gli avevano reso la terra e offerto 2mila yuan di risarcimento per quanto accaduto. Probabilmente perché un altro cristiano aveva fotografato l’episodio e messo online le immagini. Poi una settimana dopo persone non identificate hanno distrutto i campi e cominciato a costruire un muro divisorio, davanti alle proteste è giunto un funzionario che ha minacciato di morte il contadino. China Aid denuncia l’accaduto dicendo che episodi analoghi accadono spesso nei confronti dei fedeli cristiani, i quali, secondo disposizioni del Partito comunista, devono essere tenuti nel mirino e la loro vita resa il più difficile possibile.