Gli stati dell’Indiana e del Nord Dakota sono gli unici due in tutti gli Stati Uniti che vietano l’aborto per motivi genetici, qualora cioè si scopra che il feto è colpito dalla sindrome di Down o altre anomalie. Un giudice federale ha però sentenziato che quanto prevede la legge dello Stato dell’Indiana sia anti costituzionale e violi i diritti di privacy delle donne. In realtà la legge sarebbe dovuta entrare in vigore il prossimo venerdì, ma a questo punto risulta tutto bloccato. A rivolgersi ai giudici l’associazione abortista Planned Parenthood e l’Unione americana delle libertà civili dello stato che protestano anche perché la legge prevede che i feti vengano cremati o sepolti. Planned Parenthood nelle sue cliniche fa uso di inceneritori, ma è noto lo scandalo che ha provato che in molti casi la associazione venda i feti per usi scientifici anche alle università.