Quattro ore di agonia e poi la morte: l’agenzia Asianews riporta oggi un nuovo caso di persecuzione omicida nei confronti dei cristiani. E’ successo in India nella regione del Punjab dove una donna di fede cristiana di 55 anni è stata attaccata e colpita a colpi d’ascia sotto il ginocchio lo scorso 11 settembre morendo dissanguata. Alcune persone si erano recate all’abitazione della donna, l’hanno trascinata fuori e l’hanno colpita più volte. Secondo la polizia colpirla sotto al ginocchio è stato un atto voluto per farla morire più lentamente e dolorosamente. Era accusata di aver profanato il Guru Granth Sahib, testo sacro dei seguaci sikh. Balwinder Kaur, la donna uccisa, soffriva di ritardo mentale causato da una scossa elettrica accidentale di cui era stata vittima un anno fa, in passato era stata denunciata per essere entrata in ciabatte in un tempio della religione sikh. I seguaci di questa religione monoteista sono devoti ad alcune scritture considerate sacre scritte tra il 1469 e il 1708 da dieci guru differenti.