E’ deceduto all’età di 90 anni monsignor Vincenzo Zhu Weifang, vescovo di Wenzhou in Cina, riporta l’agenzia Asianews. Il vescovo, appartenente alla Chiesa di Roma, aveva passato gran parte della sua vita ai lavori forzati (dal 1955 al 1971) e poi in carcere, dal 1982 al 1988. A lungo sacerdote sotterraneo, era stato riconosciuto vescovo dal governo cinese solo nel 2010. La sua città è tristemente nota come la città delle croci abbattute, su cui da tempo si sta scatenando la furia del regime comunista con la demolizione delle croci e degli edifici religiosi stessi. Nonostante gli anni di galera, monsignor Weifang si era fatto portavoce di una petizione per fermare questa distruzione. Il funerale è previsto per il 13 settembre, ma intanto il regime sta già cercando con alcuni arresti di far disertare ai fedeli la cerimonia. Il vescovo coadiutore Pietro Shao Zhumin è stato rapito dalla polizia, così come altri tre sacerdoti locali. Vietato ai fedeli della Chiesa sotterranea partecipare alle esequie. Secondo l’agenzia, la cerimonia funebre sarà presieduta da un prete fedele al regime, che poi dovrebbe essere nominato vescovo, cosa che inevitabilmente scatenerebbe la protesta del Vaticano.