Non è uno scherzo, ma la nuova follia di un leader psicopatico che affama il suo popolo, rinchiude nei lager gli oppositori e condanna a morte i membri del suo stesso governo. Qualunque genere di sarcasmo, battuta o doppio senso sul regime e sul leader assoluto è vietata, espressioni facciali che facciano pensare a qualcosa di ironico pure. Rappresentanti del governo hanno tenuto negli ultimi giorni una serie di incontri pubblici avvertendo che frasi tipo “è tutta colpa dell’America” verranno intese come insulti al regime e quindi punibili per legge. E’ questa una frase usata spesso in Corea del Nord per indicare l’abitudine del regime di dare la colpa a situazioni esterne per qualunque cosa accada nel paese. Altra frase che ha preso piede, per indicare l’isolazionismo imposto da Kim Jong-un, è “uno sciocco non riesce a vedere il mondo esterno” ed è assolutamente vietata. L’unica cosa che era rimasta al popolo nordcoreano, parlare, è dunque adesso vietata: meglio tenere la bocca chiusa, hanno detto i funzionari governativi. Secondo alcuni osservatori, nel paese da qualche tempo si registrano atti di disobbedienza, sono apparsi ad esempio diversi graffiti sui muri che criticano il regime.



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