Novità importanti sul fronte Cesare Battisti, che non renderanno felici quanti auspicano per lui una rapida estradizione in Italia. Secondo quanto riportato dall’Ansa, infatti, Luis Fux, membro del Supremo Tribunale Fedeale, ha concesso all’ex terroirsta una misura cautelare che blocca di fatto ogni possibilità di estradarlo fino al 24 ottobre. Sarà proprio in quella data, infatti, che la Suprema Corte brasiliana si riunirà per decidere sull’habeas corpus richiesto dagli avvocati da Cesare Battisti. Una decisione a sorpresa, giunta nel giorno in cui il ministro della Giustizia verdeoro, Torquato Jardim, in un’intervista alla BBC aveva accusato Battisti:”Ha cercato di uscire dal Brasile senza una ragione precisa, dicendo che stava andando a comprare materiale da pesca. Ma ha rotto il rapporto di fiducia perché ha commesso un illecito e lasciava il Paese con denaro oltre il limite consentito, senza motivo apparente”. (agg. di Dario D’Angelo)



LE PAROLE DI ORLANDO

Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha espresso il suo apprezzamento per le dichiarazioni del suo omologo brasiliano in merito alla vicenda Cesare Battisti. Il mutamento è stato ritenuto di prospettiva ed è stato reso possibile grazie alla riattivazione dei canali di cooperazione Italia-Brasile in materia di giustizia. Il ministro Orlando ora auspica che la vicenda relativa all’ex terrorista si evolva coerentemente con tali premesse. Secondo il Guardasigilli la svolta è possibile, infatti ha sottolineato di aver già effettuato tutti gli adempimento necessari. Intanto dal Brasile arrivano segnali dall’interno e dall’esterno sull’orientamento prevalente sul caso Cesare Battisti: ci sono tutte le premesse per una imminente svolta conclusiva. Si attende pertanto il verdetto del Tribunale supremo federale, a cui si è rivolta la difesa di Cesare Battisti per chiedere l’habeas corpus, la conferma della libertà che blocchi l’estradizione.



CASO BATTISTI: PARLA IL FIGLIO DI UNA DELLE VITTIME

La speranza delle famiglie delle vittime di Cesare Battisti è che questi scontasse l’ergastolo per i quattro omicidi per i quali è stato condannato. Alberto Torreggiani, figlio di Pierluigi, una delle vittime, ad esempio da anni si batte per l’estradizione. Ma resta con i piedi per terra dopo aver appreso della possibile svolta dal Brasile: «Finché non è in Italia, non è il caso di gioire. Non mi interessa vederlo. Il mio obiettivo è ottenere giustizia per me e per gli altri. E una volta che sarà messo a scontare la pena sarà un capitolo chiuso». Solo così le famiglie delle vittime potranno avere un po’ di sollievo. Alberto Torreggiani non si è detto stupito per le mancate scuse da parte di Cesare Battisti ai familiari delle vittime né per il fatto che sostenga che i reati siano stati commessi da altri: «È normale che parli così, lo ha sempre fatto – ha dichiarato ai microfoni dell’Ansa – è coerente. Se avesse un po’ di umiltà e chiedesse perdono, sarebbe una svolta».

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