TERZA GUERRA MONDIALE. La Corea del Nord continua ad alzare i toni nello scontro diplomatico con gli Stati Uniti. Il capo del Dipartimento di affari esteri del Nord America, Choi Song Hee, ha infatti dichiarato come Pyongyang possa ormai contare su un potenziale di armi nucleari pari a quello della Corea del Nord. “Il nostro obiettivo finale è quello di raggiungere un equilibrio, un equilibrio con gli Stati Uniti affinché non osino più parlare di azioni militari contro la Corea del Nord. La situazione attuale conferma la nostra necessità di armi nucleari per respingere un possibile attacco. Un’azione provoca una reazione: il nostro leader ha spiegato la nostra posizione secondo la quale domeremo gli Stati Uniti e risponderemo al fuoco con il fuoco” Questa la nota emessa da Choi Song Hee, che ha dunque fatto capire come l’uso della forza da parte degli Stati Uniti non troverà la Coreal del Nord inerme.



“SE KIM JONG-UN DOVESSE MORIRE…”

La posizione di Pyongyang è chiara, gli armamenti non sono negoziabili dagli Stati Uniti, che sembre per affermazione di Choi Song Hee dovranno “accettare lo status di potenza nucleare della Corea del Nord”, garantendo comunque il fatto che Pyongyang non trasferirà mai le sue armi nucleari a Stati terzi. Il confronto tra Usa e Corea del Nord va dunque intensificandosi di continuo, considerando le dichiarazioni nella giornata di venerdì del numero uno della CIA, Mike Pompeo, che aveva a sua volta affermato di ritenere Pyongyang ormai pronta a colpire gli Stati Uniti entro pochi mesi. Nonostante questo Pompeo si è lasciato comunque andare a una battuta quando un giornalista, dopo le sue dichiarazioni, ha chiesto quale sarebbe lo scenario se il leader nordcoreano Kim Jong Un dovesse morire: “Non chiedetemi un commento, vista la storia della Cia non intendo parlarne. Qualcuno potrebbe pensare ad una coincidenza se ci fosse un incidente. Non è produttivo.” Risate in sala per alleggerire minimamente un clima che resta di grande tensione.



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