Catalogna vs Spagna, il duello continua. Dopo la dichiarazione di indipendenza di Barcellona, poi subito sospesa dal premier Carles Puigdemont per cercare il dialogo con il governo centrale, la Spagna e il premier Mariano Rajoy ha dato il via all’applicazione dell’articolo 155 della Costituzione spagnola, che prevede il commissariamento della regione autonoma e la revoca dell’autonomia secessionista. Intervenuto ai microfoni della BBC, il ministro degli Esteri spagnolo Alfonso Dastis ha negato che si sia trattato di un colpo di stato e “che se c’è qualcuno che ha tentato di fare un colpo di stato, quello è il governo regionale della Catalogna”. Prosegue Alfonso Dastis, intervenuto al programma The Andrew Marr Show: “Ciò che noi stiamo facendo – sottolinea – è seguire in modo stretto le disposizione previste dalla Costituzione spagnola”. Continua il botta e risposta tra Madrid e Barcellona, con la replica di un esponente del governo catalano che non è tardata ad arrivare a poche ore di distanza.
CAOS CATALOGNA, LA REPLICA DI BARCELLONA
L’applicazione dell’articolo 155 della Costituzione spagnola ha provocato grandi reazioni da parte del governo della Catalogna, con migliaia di persone in strada a Barcellona per protestare contro il provvedimento attuato dal premier Mariano Rajoy. Dopo le parole di Alfonso Dastis, il collega catalano Raul Romeva ha replicato: “La Repubblica è una assoluta necessità di sopravvivenza. Continua il responsabile degli Esteri del governo autonomo catalano: “Continueremo e andremo avanti con serenità, con determinazione nell’ambito dei valori democratici e repubblicani”, le sue parole al portale La Vanguardia”. Due strade di pensiero completamente opposte che hanno portato Catalogna e Spagna allo scontro frontale. E non sono mancate accuse feroci, come quella del primo ministro catalano Carles Puigdemont che ha definito “il peggior attacco alla Catalogna dai tempi di Franco” la decisione di Mariano Rajoy di ricorrere all’articolo 155 della costituzione spagnola e, di conseguenza, al commissariamento del governo della regione autonoma.