Quattro ministri e quindici alti rappresentanti delle istituzioni del Marocco sono stati destituiti da re Mohammed VI. Non hanno onorato gli impegni nell’attuazione dei progetti di sviluppo dal Paese, quindi sono stati rimossi dal loro incarico. Una nota di Palazzo reale spiega che la decisione è stata presa al termine di un incontro tra il re del Marocco e il presidente della Corte dei Conti, Driss Jettou. Durante la riunione sono state illustrate le conclusioni di un rapporto sul programma di sviluppo “Al Hoceima: Manarat Al Moutawassit” (Al Hoceina, città faro del Mediterraneo): sono emerse numerose disfunzioni relative al precedente governo, guidato da Abdelillah Benkirane. Come riporta LaPresse, il re del Marocco non ritiene che le spiegazioni fornite giustifichino il ritardo nell’esecuzione del programma di sviluppo. E questo è un tema particolarmente caro a re Mohammed VI, come abbiamo avuto modo di spiegarvi (qui il nostro approfondimento). Nel rapporto comunque non sono stati riportati casi di appropriazione indebita o malversazione. Il governo e la commissione ministeriale assumono dunque il controllo diretto del programma, in particolare durante la sua fase di lancio, su iniziativa del ministero dell’Interno.
INDAGINE DELLA CORTE DEI CONTI SU PROGETTI DI SVILUPPO
Re Mohammed VI sin dalla sua intronizzazione ha dimostrato di essere particolarmente attento al rispetto degli impegni, quindi di essere particolarmente vigile sull’efficienza, efficacia e velocità di esecuzione dei vari progetti di sviluppo del Marocco. Da qui dunque la decisione di rimuovere diversi ministri e alti funzionari che hanno disatteso le sue aspettative. Nella stessa occasione, come spiega LaPresse, ha incaricato il Capo del Governo, Saad Eddine Al Otmani, di presentare proposte di nomina di nuovi responsabili governativi. Quelli rimossi non potranno ricevere future missioni. Tra questi ci sono il ministro dell’Istruzione, Mohamed Hassad, il ministro della Pianificazione nazionale, urbana e della Casa, Mohamed Nabil Benabdellah, il ministro della Sanità, El Houcine Louardi, il segretario di Stato al ministero dell’Istruzione, Larbi Bencheikh, e il direttore generale dell’Ufficio nazionale dell’Elettricità e dell’Acqua potabile, Ali Fassi Fihri. Re Mohammed VI auspica un’accelerazione dei progetti programmati, anche per questo ha consigliato di usare le difficoltà incontrate finora come lezione per evitare nuove disfunzioni che ostacolino lo sviluppo del Marocco.