Trump in Asia è uno spettacolo di puro divertimento intellettuale. Imita Kissinger con maldestra enfasi e scambia la ragion di Stato con il far paura all’avversario sconcertandolo con delle mosse da vero illusionista. Arriva in Giappone e nel suo discorso non blandisce Abe e i giapponesi. Li accusa di commercio sleale e via dicendo, fa loro tornare alla mente il diktat a essi imposto all’Hotel Plaza nel 1985, quando gli Usa imposero al Sol Levante di rivalutare lo yen sprofondando quella grande nazione in una stagnazione da cui non si è ancora ripresa. Così si difendevano le merci nordamericane senza strilli e sceneggiate mentre si è ospiti.



La novità oggi è il fatto che dopo le reprimende di Trump, Abe è volato al porto più infaustamente famoso del Vietnam per stipulare o meglio continuare a cercare di stipulare l’Apec nel contesto dell’Asean, ossia il tentativo di ricreare un’area di libero scambio tra Asia sudorientale e sponda pacifica del Sud America. Come l’avrà presa Trump che chiamava a gran voce investimenti in Usa? Ma la stessa cosa si è ripetuta in Cina, dove è stato accolto con uno sfarzo inimmaginabile. Insomma, colpisci l’avversario per dimostrare la tua forza, ma poi accarezzalo e coccolalo.



Il problema è che tutto è sospeso e tutto è condizionato dalla minaccia che viene dalla Corea del Nord: il pericolo è reale e quindi il bastone e la carota vanno usati con destrezza. Il fatto è tuttavia che tutte le parti in gioco agiscono nello stesso modo e quindi l’egemonia Usa sembra solo retorica. La prova del fuoco sarà nelle Filippine, dove bisognerà vedere come si comporterà Duterte, sempre in bilico tra Cina e Usa, come i militari thailandesi del resto, che hanno appena terminato le onoranze funebri a un re morto più di due anni or sono. E pensare che la Thailandia era un alleato secolare tanto del Regno Unito e della Russia quanto degli Usa!



Insomma, tutto è fuori squadra e l’instabilità internazionale è cronica: l’unica certezza viene dal Congresso Usa, che sta per approvare un sostanzioso aumento delle spese militari. Trump o non Trump.