Il primo paese a costituirsi in teocrazia islamica (a parte ovviamente l’Arabia Saudita), cioè retto dai rappresentanti della religione musulmana, l’Iran, sta vivendo una inaspettata fioritura delle conversioni al cristianesimo. Un fatto che apre molte domande, anche perché nonostante le aperture del recente passato e la moderazione degli ultimi ayatollah, il grado più elevato concesso agli esponenti del clero sciita, il paese rimane un regime autoritario, controllato dalla polizia islamica e non mancano le persecuzioni. La notizia viene riportata dal sito christianitytoday, in cui si sottolinea come gli stessi esponenti del clero islamico ammettano che sempre più giovani iraniani si convertono al cristianesimo, un fatto che dura da almeno gli ultimi vent’anni. La costituzione iraniana riconosce ufficialmente la minoranza cristiana, ma lascia pochisismo spazio di libertà. Ovviamente la cosa viene giustificata dalle autorità come frutto dell’influenza straniera nel paese, riducendo tutto a un tentativo di destabilizzare il regime.
Ma altri ammettono che tutto questo accade nonostante la rigorosa indottrinazione islamica che viene fatta nelle famiglie e nel sistema educativo. Tale è la paura degli ayatollah e dei leader iraniani, che la persecuzione è aumentata anch’essa, come riporta il Centro per i diritti umani con base a New York, con arresti e incarcerazioni sempre più frequenti. Da giugno di quest’anno almeno 11 convertiti al cristianesimo compreso il leader della Chiesa pentecostale assira sono stati condannati a lunghe pene detentive. Un’altra misura è stata la decisione di impegnare ingenti fondi economici per aumentare l’indottrinamento islamico nei confronti dei giovani, così come la chiusura di diverse chiese nella capitale Tehran, ma i risultati non sono quelli sperati. Nel 1979, prima della rivoluzione islamica, i fedeli cristiani erano appena 500, oggi sono oltre 360mila. Secondo i leader cristiani, nei prossimi anni potranno essere milioni, visto la totale disillusione dei giovani nei confronti del regime islamico.