Forse in Francia sarebbe il caso di rivedere la legge che riguarda le violenze sessuali sui minori. Per definire stupro un atto di violenza sessuale infatti bisogna che ci siano i seguenti elementi: la coercizione, la minaccia, la violenza, la sorpresa. Se mancano questi, il massimo che si può arrivare a definire in caso di violenze contro minori di 15 anni è abuso sessuale, il che significa cavarsela con un massimo di 5 anni di carcere e una multa di 75mila euro. Casi del genere continuano ad accadere in Francia, come riporta in un articolo Il Messaggero citando un caso che risale al 2009. Una bambina di 11 anni era stata avvicinata in un parco da un giovane di 22 anni, il quale “l’avrebbe convinta ad avere un rapporto sessuale”. Secondo la difesa, la bambina si sarebbe vantata di avere 15 anni, cosa che lei ha sempre negato. Rimase incinta e oggi che ha 20 anni ha un figlio di 8, ma per la giustizia francese non si trattò di stupro, anzi il colpevole è stato completamente assolto anche dall’accusa di abuso sessuale.
Stessa cosa in un altro episodio dello scorso mese di settembre, quando un uomo di 28 anni aveva convinto una bambina di 11 anni ad andare nel suo appartamento dicendole che le avrebbe insegnato come si fa a baciare. Una volta in casa, l’aveva stuprata: sotto shock non riuscì a opporsi alla violenza. Tornata a casa aveva detto ai genitori cosa era successo. Arrestato, l’uomo è stato processato per abuso sessuale: “secondo la norma un abuso sessuale contro un minore di 15 anni senza violenza, coercizione, minaccia o sorpresa, viene punito con cinque anni di reclusione e una multa di 75.000 euro” si legge. Sono norme evidentemente confuse, in cui appare evidente la noncuranza estrema con cui la giustizia francese considera i minori, il significato di violenza e stupro, l’abuso, fallendo totalmente nella difesa dei minori. Cosa ci sia alla base di questa mentalità regolamentata a norma di legge, qualcuno dovrebbe cominciare a chiederselo. Probabilmente una idea del sesso come uso e consumo, una fallimentare idea della libertà sessuale considerata da difendere ancora prima di difendere i diritti dei minori. Agli esperti la parola.