Era pronto a rinunciare alla sua vita, ma non al suo ultimo Natale. La storia di Jacob Thompson sembra perfetta per la trama di un film da vedere sotto l’albero, manca solo del lieto fine. Perché il bambino di 9 anni affetto da neuroblastoma ad alto rischio, una forma rara di cancro giunta ormai al quarto stadio, è morto lo scorso 19 novembre, confermando le previsioni dei medici che avevano da tempo avvisato i suoi genitori: Jacob non sarebbe arrivato a Natale. Solo per lui, per il bambino innamorato di questa festività, è stato allora possibile rivoluzionare il calendario: il Barbara Bush Children’s Hospital, dove Jacob era ricoverato dall’11 ottobre scorso, è stato addobbato con le classiche luminarie, l’albero e tutte le decorazioni tipiche del periodo. Per lui si è scomodato perfino Babbo Natale, foriero di regali scartati col sorriso di chi è troppo giovane per morire. E poi la parte più straziante, la richiesta di Jacob in persona: voleva tante cartoline, ne sono arrivate da ogni parte del mondo. Non ha sconfitto il cancro Jacob, ma ha realizzato comunque il suo miracolo: il Natale, solo per lui, è arrivato in anticipo. 



IL RINGRAZIAMENTO DELLA FAMIGLIA

Ed è stata la famiglia dello stesso Jacob Thompson, come riporta Il Corriere della Sera, a voler ringraziare pubblicamente tutti coloro che hanno contribuito ad alleviare le sofferenze del bambino nei suoi ultimi giorni di vita. Queste le parole con cui hanno annunciato la morte del loro piccolo angelo: “È con cuori pesanti che condividiamo la notizia della morte di Jacob. Domenica, 19 novembre 2017, a soli 9 anni, è morto pacificamente dopo la sua battaglia di quattro anni con il neuroblastoma. Speriamo che la storia di Jacob e l’enorme sostegno ricevuto da tutto il mondo avranno un impatto duraturo sulla sensibilizzazione riguardo a questa malattia. Ogni persona che ha scritto a Jacob una cartolina di Natale, mandato un regalo, un messaggio, un video o una preghiera ha fatto la differenza negli ultimi giorni della sua vita. Avete portato gioia e ottimismo per il futuro. Grazie per averci dedicato del tempo e per esservi interessati al suo cammino. Purtroppo, ci sono molti altri come lui che speriamo continuerete ad aiutare. Fate qualcosa per gli altri, donate sangue o plasma, usate i vostri talenti per portare riparo, nutrimento o gioia a chi ha bisogno in onore di Jacob“.

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