Le Iene Show stasera si occuperà anche dello scontro tra Israeliani e Palestinesi. Il bilancio delle ultime 48 ore è di quattro morti e centinaia di feriti. La tensione è cresciuta in seguito alla decisione di Donald Trump di spostare l’ambasciata degli Stati Uniti in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme. L’inviato Antonino Monteleone per il servizio che andrà in onda nella puntata di oggi, domenica 10 dicembre 2017, ha intervistato Amihai Ayalon, capo della marina militare israeliana e capo dello Shin Ben, i servizi segreti interni israeliani, tra il 1996 e il 2000. “Gli ho fatto alcune domande sul conflitto tra Israele e Palestina e le sue risposte non sono per niente scontate”, ha annunciato la Iena attraverso la sua pagina Facebook. Il programma ha fatto lo stesso ma con un video che anticipa il servizio che verrà trasmesso stasera. “Questo è un luogo sacro, quindi dovrebbe essere anche pacifico”, una delle testimonianze raccolte. Una donna palestinese poi ha spiegato la sua posizione e quella dei suoi concittadini: “Fin quando la Palestina non avrà il suo Stato e la sua capitale, Israele non potrà vivere in pace. Come tutti i palestinesi voglio vedere questa terra libera. Io penso di meritare una vita come tutti”.
NON C’È PACE TRA PALESTINA E ISRAELE
Proseguono gli scontri tra Israeliani e Palestinesi, mentre cresce la tensione politica per la decisione di Donald Trump di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele. Il bilancio complessivo degli scontri dopo l’annuncio del presidente americano è di 1.250 feriti. A livello politico invece si è acceso il dibattito: “La decisione degli Usa è contraria al diritto internazionale e pericolosa per la pace”, attacca Emmanuel Macron. “Israele faccia un gesto coraggioso verso i palestinesi: ad esempio congeli la costruzione degli insediamenti israeliani”, prosegue il presidente francese. Gli Stati Uniti però continuano imperterriti a difendere la loro decisione: l’ambasciatrice americana presso le Nazioni Unite, Nikki Haley, ha rivendicato la scelta di Trump sostenendo che “aiuterà il processo di pace” in Medio Oriente. Papa Francesco ha lanciato invece un appello “alla saggezza e alla prudenza”, invitando a “non fare uso della violenza”.