Come avevamo già annunciato in precedenza, Mikheil Saakashvili è stato arrestato dai servizi segreti ucraini dopo aver minacciato di buttarsi giù dalla palazzina pochi istanti prima perquisita, non è chiaro se con un regolare mandato, dalle stesse forze dell’ordine inviate dalla Procura di Kiev. Dopo che i servizi segreti hanno bloccato l’intero quartiere, Saakashvili è salito sul tetto e si è fatto riprendere dalla sua stessa pagina Facebook con una diretta video mentre gridava, «Poroshenko è un ladro, un traditore del popolo ucraino. Chiedo al popolo di scendere in piazza e continuare a combattere. Chiedo agli ucraini di non permettere il mio sequestro». A quel punto, l’ex presidente georgiano e attuale principale oppositore politico di Poroshenko è stato fermato, prelevato e caricato su un furgoncino in mezzo alle proteste, i tentativi di liberarlo e le grida dei suoi sostenitori politici, gli stessi andati in piazza domenica scorsa a manifestare contro il Governo. L’accusa, come riporta l’agenzia Tass, sarebbe quella di «rovesciare l’ordine costituzionale», anche se in realtà in molti in Europa ritengono che sia l’ennesimo tentativo di Poroshenko di mettere a tacere un avversario scomodo e importante dell’opposizione. Domenica scorsa, durante le manifestazioni, su Le Figaro Saakachvili ha ammesso di “voler diventare presidente per riformare un paese tenuto in ostaggio dagli oligarchi”: due giorni dopo la perquisizione e l’arresto. Qualcosa sicuramente “non quadra” in Ucraina.



SAAKASHVILI MINACCIA SUICIDIO SUL TETTO

La crisi in Ucraina purtroppo non accenna a finire e questa mattina si aggiunge un fatto particolarmente inquietante e assolutamente centrante l’intera situazione di tensione a Kiev: l’ex presidente della Georgia, Mikheil Saakashvili, è salito sul tetto della propria abitazione a Kiev dopo che i servizi segreti e la polizia ucraina stavano perquisendo i suoi appartamenti nel centro della capitale. L’ex presidente georgiano negli ultimi tempi è diventato uno dei più strenui oppositori e accusatori del presidente attuale dell’Ucraina, Petro Poroshenko e negli ultimi giorni ha organizzato in prima persona numerose manifestazioni anti-corruzione nelle piazze di Kiev. Stando alle notizie che arrivano dalla tv ucraina 1+1, Saakashvili è stato fermato dalle forze dell’ordine dopo qualche ora di trattativa con gli 007 ucraini saliti fin sul tetto della palazzina da dove minacciava di buttarsi giù in seguito alla perquisizione improvvisa.



L’AVVERSARIO POLITICO DEL PRESIDENTE POROSHENKO

La “visita” dei servizi segreti ucraini (Sbu) è avvenuta questa mattina pare nell’ambito di una indagini condotto dalla procura generale, probabilmente per la presenza e organizzazione di Saakashvili nelle manifestazioni anti-corruzione e anti-Poroshenko dei giorni scorsi a Kiev. Il tentativo dell’ex presidente della Georgia, in carica dal 2004 al 2007 e poi dal 2008 fino al 2013, è quello di smascherare la forte corruzione del governo ucraino e del suo presidente, responsabile secondo Saakashvili di lasciare l’est Europa, l’Ucraina e gli altri Paesi (proprio come la Georgia) in uno stato di crisi permanente e di corruzione con il forte sospetto dello zampino di Mosca. Come giustamente riporta l’Ansa nella breaking news in cui viene data conferma della mancato suicidio dell’ex presidente (fermato in tempo), o scorso luglio Poroshenko aveva privato Saakashvili della cittadinanza ucraina mentre era all’estero. Giusto domenica scorsa alcune migliaia di persone sono scese in piazza chiedendo l’impeachment per il presidente ucraino. Ora l’ex premier georgiano è stato arrestato e il rischio di una ennesima censura dell’opposizione al potere di Kiev è alla portata di mano, con modalità tra l’altro sempre più vicine a quelle della opposizione nella Russia di Putin.



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