Dopo aver letto i risultati di questo studio (peraltro non il primo sul medesimo soggetto) eseguito da una ricercatrice di Harvard viene da chiedersi su cosa basino veramente gli americani le loro convinzioni politiche. Certo la storia politica americana è diversa da quella di qualunque paese europeo ed è una storia giovane rispetto a quella secolare europea. Le grandi ideologie, ad esempio, quella marxista, quella fascista, quella nazista non sono mai esistite negli Stati Uniti se non in minuscole frange di popolazione. Non esistendo una storia politica basata sulle ideologie, le loro idee politiche sono molto “annacquate” per così dire, divise in due grandi blocchi, uno conservatore, uno liberal progressista. Ma mentre nel vicino Canada esiste ad esempio una forte componente socialista tipicamente europea, nessun democratico americano si dichiarerebbe tale, anche perché un tipo di economia socialista in America non sarebbe mai accettata da nessuno, a parte il recente caso del candidato indipendente Bernie Sanders, autenticamente socialista. Quello che distingue profondamente i due schieramenti è invece la questione dei diritti civili, come l’aborto, i matrimoni gay e altro. E infatti lo studio in questione si intitola “Papa Does Preach: Daughters and Polarisation of Attitudes toward Abortion” (finanziato curiosamente dalla Deutsche Post Foundation) per capire il collegamento fra l’avere figli femmine e le posizioni pro o contro l’aborto.
Se ne ricava che avere una figlia femmina aumenta del 25% la posizione contro l’aborto tra i conservatori e del 12% fra i liberal. Verrebbe da dire, se si volesse essere spiritosi ma non è il caso dato l’argomento, che chi ha avuto una figlia non ne vorrebbe mai più, tra i progressisti, il contrario per i conservatori. Si tratta, per gli autori dello studio, invece del fatto che avere figlie femmine aumenta la polarizzazione politica, cioè ci si attacca ancor di più alle proprie credenze politiche. Ma perché succederebbe questo? La risposta è vaga, a conferma che probabilmente lo studio non ha neanche ragione di esistere. L’unico punto è che eventi o situazioni forti, come appunto avere un figlio, rafforzerebbero le idee già esistenti. Questo perché un conservatore, convinto che il modo migliore di proteggere una figlia sia crescerla nei valori tradizionali, accresce questa convinzione quando gli nasce una figlia, il contrario per il liberal che pensa che la figlia debba godere di tutte le libertà possibili, aborto compreso. Ma il figlio maschio, ci chiediamo, che effetto fa ai padri? E perché non includere anche le donne in questo sondaggio?