Sarebbero almeno 200 le famiglie cristiane in fuga dalla zona del Sinai in Egitto dove negli ultimi giorni si è scatenata una caccia ai cristiani da parte dei jihadisti dell’Isis che in questa zona godono di numerosi rifugi. Dopo i due cristiani bruciati vivi ieri ne è stato ucciso un altro con un colpo di pistola alla nuca e la sua casa data alle fiamme, come annuncia l’agenzia AsiaNews. Gli uomini dell’Isis avevano annunciato l’offensiva anti cristiana in un video reso noto lo scorso 19 febbraio e così sta succedendo. La zona più colpita è quella di Al-Arich capoluogo del Sinai del nord. Lo scorso 11 dicembre un attentato in una chiesa coopta ortodossa al Cairo aveva ucciso 29 persone. L’intenzione degli uomini dell’Isis e quella di “ripulire” il Sinai dalla presenza dei cristiani. La comunità copta è la più grande comunità cristiana del medio oriente e rappresenta il 10% della popolazione egiziana.