Il fratellastro di Barack Obama, Malik, sta cercando di mettere nei guai il fratello provando a delegittimare il suo diritto alla presidenza degli Stati Uniti. Malik Obama che è diventato un dichiarato sostenitore di Trump, ha infatti pubblicato un certificato di nascita alternativo di Barack che proverebbe la sua nascita in Kenya e non alle Hawaii, su suolo americano: per legge solo i cittadini nati in America possono arrivare a ricoprire la carica di presidente. Le voci sul fatto che Obama non fosse nato in America sono state diffuse dal “birther movement”, gruppo promosso da Trump e di cui Malik fa parte: la questione si era fatta talmente grossa da costringere l’ex presidente degli Stati Uniti, quando ancora era in carica, ha pubblicare il suo certificato di nascita. Ora Malik prova a sostenere la sua verità con foglio su carta intestata del ’Coast Province General Hospital’ di Mombasa che porta la data del 4 Agosto 1961 e i nomi dei genitori di Obama. Su Twitter il fratellastro i Barack Obama ha pubblicato il documento chiedendosi: “Davvero. Cos’è questo?”. Clicca qui per vedere il tweet.
Il Daily Mail lo definisce un “malizioso in cerca d’attenzione”, ma chi è davvero il fratellastro di Barack Obama, Malik? Il fratellastro del quarantaquattresimo presidente degli Stati Uniti è un cittadino del Kenya naturalizzato americano e avrebbe 12 mogli stando a quanto riportato dal Washington Post e dalla CNN, visto che la legge del paese in cui vive lo permette. Malik ha annunciato lo scorso luglio che avrebbe supportato Trump, perché secondo lui “parlava con il cuore”. I rapporti tra i due fratellastri si sarebbero intesiti nel corso degli anni e Malik rimprovererebbe a Barack di non aver fatto abbastanza per la sua gente e di non aver sostenuto la sua discesa in politica, finita male, di qualche anno fa. Secondo il Daily Mail Malik sarebbe un approfittatore, capace di chiedere ai giornalisti migliaia di dollari per farsi intervistare. Il duro articolo del Daily Mail ha provocato la reazione del fratellastro di Obama, che su Twitter non le ha mandate a dire: clicca qui per vedere il tweet.