Poco prima del volo cancellato dall’Olanda, il ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu, come riporta Tgcom24, aveva minacciato ritorsioni parlando alla tv turca: “Se il mio permesso di atterraggio viene negato, le nostre sanzioni politiche ed economiche contro l’Olanda saranno dure”. L’Olanda aveva già avvisato nei giorni scorsi la Turchia e stava cercando una soluzione alternativa alla manifestazione di Rotterdam. Cavusoglu era infatti atteso oggi alle 18 a Rotterdam: qui avrebbe dovuto tenere un discorso alla residenza del console turco, per fare campagna elettorale, presso i turchi espatriati, a favore del “sì” al referendum del prossimo 16 aprile che chiede di dare più poteri al presidente Erdogan. Ma la stampa olandese riferisce che il governo turco non ha collaborato con quello olandese per risolvere la questione ed è andato avanti con il volo previsto del ministro degli esteri in Olanda.
Secondo caso in pochi giorni in cui a un esponente del governo turco viene vietato l’ingresso in un paese dell’Unione europea. Era successo al premier Erdogan con la Germania, dove voleva recarsi a fare comizi ai turchi che vivono là in vista del referendum costituzionale del prossimo 16 aprile che mira a dare i poteri assoluti a Erdogan, ma la Germania gli ha vietato l’ingresso. In Olanda invece si stava recando il ministro degli esteri per lo stesso motivo e anche a lui è stato vietato l’accesso. La reazione del regime dittatoriale di Ankara è stata dura in entrambi i casi, si minacciano adesso sanzioni nei confronti dell’Olanda. E’ chiaro che le richieste di fare comizi in paesi stranieri non potevano essere accettate, è come se un esponente del governo italiano andasse a fare comizi alle comunità di connazionali che vivono negli Stati Uniti: inaccettabile. Ma la Turchia reagisce dando dei nazisti a olandesi e tedeschi, ennesimo segno del delirio dittatoriale di un paese che ha perso ogni legittimazione di democrazia. Il commento delle autorità olandesi: “Il Governo olandese non ha obiezioni a incontri nel nostro Paese per informare sui temi del referendum, ma questo non deve contribuire ad alimentare tensioni nella nostra società. Chi vuole organizzare incontri deve aderire alle istruzioni delle autorità competenti, in modo che l’ordine pubblico e la sicurezza possano essere garantiti”. e la risposta turca: “Abbiamo convocato l’incaricato d’affari olandese oggi, la decisione olandese appartiene a vestigia del nazismo e del fascismo”. Il governo olandese ha anche ironizzato: “Se il ministro vuole venire a visitare musei e tulipani è benvenuto”.