L’oppositore russo Alexei Navalny è stato fermato dalla polizia durante una manifestazione anticorruzione che si è tenuta oggi a Mosca nella centralissima piazza Pushkin e nella via Tverskaya tra enormi misure di sicurezza. L’attivista politico è stato caricato su un pulmino della polizia mentre la folla, secondo quanto riporta l’Ansa, assaltava il mezzo urlando “fascisti, liberatelo”. La tensione sul posto sarebbe altissima e oltre al leader dell’opposizione ci sarebbero altri fermati. Tafferugli sarebbero in corso anche a San Pietroburgo: la manifestazione anticorruzione è infatti prevista in un centinaio di città russe, anche se in 72 di queste sarebbe stata vietata dalle autorità locali. Disordini sono stati segnalati su Twitter a Vladivostok, dove i manifestanti si sarebbero assiepati attorno a una stazione di polizia chiedendo il rilascio di alcuni fermati. A Novosibirsk in Siberia il corteo ha visto a partecipazione di circa duemila persone secondo quanto riporta Repubblica.it, mentre i manifestanti a Krasnoyarsk e Omsk erano circa 1500. Il Cremlino ha commentato l’accaduto parlando di una “provocazione illegale”: Navalny aveva chiesto ai manifestanti di raggiungere la via alla spicciolata per poi incamminarsi sui marciapiedi in senso antiorario. Navalny accusa il primo ministro Dmitry Medvedev di controllare un vero e proprio impero attraverso un network di organizzazioni non-profit. L’attivista politico ha annunciato di volersi candidare alle prossime elezioni. Dopo essere stato portato via dalla polizia, Navalny ha rassicurato i fans attraverso Twitter: “Grazie per il vostro sostegno, io sto bene, sono stato portato alla stazione della polizia e sto discutendo con gli agenti del mio film su Medvedev. Ma oggi l’ordine del giorno è la protesta contro la corruzione, non il mio fermo. Continuate a manifestare in modo pacifico e godetevi al bella giornata di sole”.



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