Scegliete l’opzione che preferite. Se siete amanti dei giochi da tavola, potrebbe essere un Super Risiko. Se amate i film, scegliete tra “Il dottor Stranamore” o “Giochi di guerra-War Games”. Se invece amate alzare la tensione e la paura della gente, direte come ha fatto qualche giornale che “lo scoppio della Terza guerra mondiale è ormai appeso a un filo rosso”. Sì, perché accanto a gente che si costruisce un rifugio antinucleare c’è chi sparge bufale come quella che la flotta americana invece di dirigersi verso le Coree per una settimana avrebbe navigato in direzione opposta: “Assolutamente ridicolo, ci sono zero possibilità su mille miliardi che sia successo davvero” ha detto al sussidiario il generale Carlo Jean. “Ma lei si figuri se la flotta americana non dispone di una strumentazione di livello tale da non farle sbagliare rotta. C’è chi inventa notizie e soffia sul fuoco di una guerra mondiale che non ci sarà”. Ma in caso ci fosse? “Gli Stati Uniti dispongono di una forza capace di distruggere la Corea del Nord e il suo apparato militare, 600 missili Cruise in grado di colpire allo stesso momento e non solo. L’unico danno collaterale sarebbe la morte di qualche centinaio di migliaia di abitanti di Seul, ma neanche questo è detto che Pyongyang abbia il tempo di fare”.



Generale, sta per scoppiare la terza guerra mondiale come si dice da settimane?

Io dico di no, non succederà niente del genere. Certo, la Cina deve impegnarsi per portare la Corea del Nord a più miti consigli.

Eppure è proprio di ieri la notizia che Pechino ha varato la sua seconda portaerei, volendo mostrare i muscoli a Washington.



Ma lei lo sa quanto tempo ci vuole prima che una portaerei diventi operativa? Almeno due anni. Un conto è vararla, un altro farla diventare un’arma da guerra.

E il sottomarino nucleare americano appena giunto in zona? Non fa paura?

La flotta americana del Pacifico ne ha a disposizione una quarantina, una decina dei quali, armati di missili Cruise, sono già in grado di intervenire. Se ci spaventiamo per una foto pubblicata per motivi propagandistici dovremmo spaventarci di ben altro, cose che all’opinione pubblica mondiale sono tenute ben nascoste.

Immaginiamo un ipotetico scenario di guerra. Come comincerebbe?



Probabilmente con uno “strike” di 600 missili Cruise che colpiscono in contemporanea, anche se non sarebbero in grado di distruggere del tutto le artiglierie nordcoreane che sono puntate su Seul. La capitale sudcoreana è l’ostaggio in mano a Pyongyang, ma gli Usa dispongono anche delle superbombe sganciate dai bombardieri B2 e dai Raptor, i Lockheed Martin FB-22 che sono in grado di distruggere sia le installazioni nucleari che quelle missilistiche di Pyongyang.

Di fatto, a parte Seul, gli Stati Uniti potrebbero vincere la guerra senza danni collaterali. 

Anche il Giappone rischia di essere colpito, qualche missile potrebbe arrivarci, la Corea del Nord ha lanciato un satellite da tempo che rende possibile colpire il Giappone. Ma, ripeto, il problema per gli Stati Uniti rimane evitare la distruzione di Seul. Ci sono 10mila cannoni in grado di colpirla.

Che tempi di reazione può avere la Corea del Nord dal momento in cui gli Usa lanciano i Cruise?

Non credo abbiamo sistemi radar in grado di veder partire i missili. I Cruise solitamente hanno una traiettoria che dura circa mezz’ora dal momento del lancio. Se poi usano missili intercontinentali con testate convenzionali non sono in grado di vederli partire né di intercettarli. Se ne accorgono quando hanno colpito l’obbiettivo. 

Se poi usano la superbomba che hanno usato in Afghanistan che di fatto è quasi una bomba nucleare…

Quella usata in Afghanistan non è neanche la più potente, ne hanno anche da 12mila e da 22mila libbre. Comunque la potenza è quella di una mini bomba nucleare, quelle da deterrenza sono molto più devastanti.

Ma come si spiega tutto questo attivismo di Trump verso la Corea del Nord?

Per i giornali si spiega rappresentandolo come un guerrafondaio, ma in realtà a lui interessa solo definire nuovi accordi economici favorevoli all’America con la Cina. Della Corea del Nord gli interessa molto poco. Nessuno ha davvero intenzione di far scoppiare una guerra, tanto meno la Cina che non può resistere agli Usa, solo se il regime cinese fosse in pericolo potrebbe succedere, ma mi sembra che il potere sia ben saldo in mani forti. Certo, tutto è sempre imprevedibile, ma se tutti useranno un po’ di raziocinio, in particolare la Corea del Nord, la questione dovrebbe sgonfiarsi presto.