Da quando è premier dell’India Modi, il fondamentalismo induista sta toccando punte mai viste in precedenza. Azioni di persecuzione violenta nei confronti delle minoranze musulmane e cristiane sono all’ordine del giorno. Essendo quella induista una religione che considera le mucche animali sacri, era ovvio che anche questo aspetto tornasse di primaria importanza, il divieto cioè di macellare e mangiare l’animale. Il problema è che l’India da tempo è con il Brasile il massimo esportare di carne di mucca, che ufficialmente viene venduta come solo carne di bufalo, ma ovviamente nessuno sa dire quante mucche ci finiscano in mezzo. Ma non è solo la ricaduta economica a spaventare, ma l’intolleranza violenta che si sta diffondendo nel paese, basti pensare che per governare lo stato dell’Uttar Pradesh che conta ben 220 milioni di abitanti, Modi ha scelto un monaco fondamentalista induista, Pushpenda Sharma che risulta anche presidente del gruppo Gau Rakshak. Di che si tratta? Non è semplicemente un gruppo di vegetariani esaltati come ha scritto qualcuno, ma qualcosa di molto peggio. Da quando alcune settimane fa è stato diffuso online un video raccapricciante, si è cominciato a capire di che si tratta. Sono induisti fondamentalisti che si sono dati il compito di salvare le mucche dall’uccisione. Nel video infatti si vede l’autista di un camion che trasporta mucche assalito da alcuni giovani, massacrato di botte e infine ucciso. Per Sharma, anche se non si dovrebbe uccidere, va tutto bene: “Mai colpire i macellai alla testa, solo muscoli, organi interni, ossa. Certo che siamo ladri di vacche. Che problema c’è? Le 20 vacche trovate nell’ ultimo camion le abbiamo distribuite subito tra noi. Per salvarle. Non mangiarle” ha commentato. Se la prendono vigliaccamente soprattutto con i Dalit, i musulmani, che sono la casta più bassa di un paese ancora fermo a tradizioni razziste e disumane. Molte macellerie in India stanno ormai chiudendo anche se la legge non le vieta, i vigilantes salva-mucche colpiscono e uccidono. Se il fondamentalismo induista continuerà questa marcia di radicalizzazione dell’India, ci si chiede cosa succederà delle circa 10 milioni di mucche che ogni anno si macellano in India. Niente paura perché il governo sta già pensando a speciali santuari per le vacche, delle riserve di bovini immense. Il tutto mentre in India si contano 170 milioni di poveri che muoiono di fame. Ma evidentemente per gli induisti le persone contano meno degli animali. E’ sempre stato così. C’è voluta una santa, madre Teresa, per portare un po’ di carità in India.