-Non accennano a diminuire gli scontri in Venezuela, a maggior ragione dopo l’annuncio del Presidente Nicolas Maduro di voler cambiare la costituzione rendendola “del popolo e non dei partiti politici”. Dinanzi a migliaia di persone, radunatesi nel centro della capitale Caracas, come riportato da rainews.it, Maduro ha promesso “un’Assemblea Nazionale Costituente chavista” in grado di far “arrivare alla pace di cui il Paese ha bisogno, per sventare il colpo di Stato fascista e perche’ sia il popolo con la sua sovranita’ a imporre la pace, l’armonia e il dialogo nazionale autentico”. Maduro, ribadendo che si tratterà di un’assemblea Costituente “popolare, dei cittadini, e operaia” ha aggiunto che una fetta dei suoi componenti verrà scelta da diversi settori della società, ma è forte il convincimento dell’opposizione, riunita sotto le insegne della Tavola dell’Unità Democratica (MUD), che questa mossa da parte di Maduro rappresenti l’ennesimo tentativo di sfilare i poteri all’Assemblea Nazionale, il Parlamento in cui lo schieramento che appoggia il governo Maduro è minoranza. A tal proposito l’opposizione ha invitato i venezuelani a protestare ancora per strada annunciando che oggi l’Assemblea Nazionale si sarebbe riunita per una seduta avente come oggetto “il golpe di Stato piu’ grave della storia del Venezuela”.



-Per quanto non siano ancora chiari i contorni dell’annuncio del Presidente del Venezuela Maduro, che ha manifestato la volontà di riscrivere la Costituzione, dall’opposizione si grida già al golpe. Come riferisce rainews.it, ad esempio il presidente del Parlamento, l’oppositore Julio Borges, ha detto che “Maduro tenta di cancellare il voto popolare” e si è rivolto alle Forze Armate e alle altre istituzioni perché interpellino il “procuratore nazionale (Luisa Ortega), i magistrati, chi abbia ancora coscienza e abbia a cuore il Paese, perche’ non facciano passare il golpe e si ribellino”. La Costituzione attualmente in vigore era stata adottata nel 1999 su impulso dell’allora presidente Hugo Chavez, padre politico di Maduro, ed era stata scritta da 131 costituenti eletti attraverso suffragio diretto, segreto e universale, e successivamente approvata da un referendum. Secondo molti osservatori, tra le novità principali dovrebbe esservi quella che prevede di assegnare rango costituzionale al Poder Comunal, ovvero le organizzazioni affini al Partido Socialista Unido di Nicolas Maduro.

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