Bambini sgozzati dall’Isis: si fa sempre più sanguinosa e drammatica la situazione in Siria. Lo riferisce Luca Magno, responsabile del progetto sanitario di Un Ponte Per (Upp), all’Ansa. Stando alle informazioni in possesso dell’organizzazione non governativa italiana che opera nell’area dell’attacco avvenuto nella notta tra lunedì e martedì, sono in gran parte donne e bambini le vittime, alcune delle quali appunto sgozzate. Sono agghiaccianti le ultime notizie che arrivano dalla Siria in merito all’attacco dell’Isis contro un campo di profughi siriani e iracheni nei pressi della frontiera dei due Paesi. Si arricchisce di particolari terrificanti la notizia relativa all’attacco compiuto dai miliziani dell’Isis, che hanno preso di mira anche un posto di blocco di forze curdo-siriane, oltre al campo profughi.
Secondo fonti curde e di attivisti citati dall’agenzia Ap, un attentatore suicida si è fatto saltare in aria al posto di blocco di Rajm Sleibi, vicino al campo profughi di Al Hol. Altri avrebbero appunto attaccato i civili alloggiati nel campo. I morti nell’attacco sono 37. Secondo l’organizzazione International Rescue Committee, nell’area sono rifugiate migliaia di persone in fuga da Mosul. Rajim Sleibi si trova lungo il fronte tra la provincia di Hassake, che è controllata dai curdi siriani, e territori più a sud, che sono invece nelle mani dell’Isis.