È morto all’età di 83 anni Manuel Noriega, uno dei massimi dittatori del centro America negli anni decisivi tra la Guerra Fredda, le rivoluzioni sud-americane e i rapporti con gli Stati Uniti: dittatore di Panama tra il 1983 e il 1989, ebbe un ruolo chiave però per più di due decenni in piena guerra Guerra Fredda prima perché cooperava con gli Stati Uniti e poi, in secondo luogo, perché venne beccato in numerosi traffici di droga e con la “chicca” di misteriosi omicidi politici. La notizia della sua morte è arrivata questa mattina dal presidente di Panama Varela, con un tweet: «Con la morte di Noriega si chiude un capitolo della nostra storia. I suoi figli e la sua famiglia ora meritano un funerale in pace». Fortissimo alleato di Washington tra gli anni Settanta e Ottanta per via del tentativo americano di non lasciare troppi Paesi del centro-sud America in mano all’influenza russa. Salì al potere proprio grazie al sostegno della Casa Bianca ma ovviamente non fu tutto “rosa e fiori”: perse dopo poco tempo l’appoggio, sia per le violazioni contro i diritti umani nel suo piccolo Paese, e sia per i forti traffici di droga che lo videro collaborare con Pablo Escobar, giusto per fare un nome. Da “utile idiota” per gli Usa si trasformò ben presto in un “pacco” da scaricare al più presto e per questo motivo venne fatto rovesciare, con conseguente arresto e condanna a 40 anni per traffici di droga internazionali e omicidi, nel 1992. Già, venne accusato anche di aver fatto uccidere Hugo Spadafora, oppositore al regime di origini italiane, «il cui cadavere fu ritrovato, con la testa mozzata, nel settembre del 1985 sotto un ponte al confine con il Costa Rica», riporta Repubblica nello speciale per la morte di Noriega.
Manuel Noriega era detto “faccia d’ananas” dagli Usa nel periodo in cui ovviamente Panama crebbe come forza anti-americana e Noriega divenne un problema più grande della sua utilità strategica ed economica. Noriega voleva “cambiare sponda” e finire nell’abbraccio di Mosca, ma gli Usa non lo permisero e quando poteva arrivare un accordo anche con Cuba e altri Paesi anti-Usa, la Casa Bianca ordinò l’invasione di Panama il 20 dicembre 1989, con destituzione e arresto improvviso del dittatore nell’operazione divenuta famosa con il termine “Just Cause”. Un utile idiota, l’ennesimo, innalzato e scaricato in breve tempo dagli americani, che si portano un po’ sulla coscienza i delitti e i soprusi che questa “faccia d’ananas” compì contro oppositori del regime e popolazione semplice. Grande esperto di intelligence militare, terrorismo, lotta al narcotraffico (ironico vista poi la fine che ha fatto, ndr) cooperò spesso con la Cia nel periodo in cui l’agenzia era diretta da George W. Bush. L’appoggio con i servizi segreti però non durò per molto quando Noriega venne beccato a fare il più classico degli sgarri militari, il “doppio gioco” con la Russia. Nelle carceri e nei cimiteri di Panama, probabilmente, ben in pochi lo rimpiangeranno oggi…