Viene giù il mondo e tutto va come non si pensava che andasse. Ma tutto ci insegna a tener libera la mente e saldo e forte lo spirito. Le elezioni britanniche hanno sorpreso coloro che non parlano e non ascoltano il popolo degli abissi. Tony Blair raccoglie montagne di denaro per tornare al new labour che aveva incantato tutti, da Massimo D’Alema a Matteo Renzi, i quali non sapevano delle origini australiane del blairismo che nasce con Bob Hawke, il grande capo di quelle trade unions che s’inventò la terza via. Poveretti… e pensavano di essere europei invece che global sregulator. Sappiamo com’è finita, le macerie sono ancora fumanti. Invece Jeremy Corbyn, del quale non condivido il pacifismo e il filo palestiniano suo sguardo, ma il Signore lo benedica, crede nel sindacato, nello Stato in economia, nella forza degli stati nazionali se operano a fianco del lavoro, e ha conquistato i giovani e ha vinto moralmente e politicamente le elezioni. La Brexit non è stata il tema delle elezioni e non ha interessato nessuno. Il Regno Unito è una potenza non europea ma transatlantica, e questo lo sa bene il popolo degli abissi.
Mi viene alla mente un passo profetico dell’ultimo saggio di Giuseppe De Rita “L’Italia avrà un futuro se non sarà moderna”. Vale per il mondo! Corbyn è la tradizione, è il vecchio laburismo che risorge, eppure… vince! E falsifica anche le litanie sulle regole elettorali che prevarrebbero sulla storia della formazioni dei sistemi di partito. Il modello Westminster semplificava perché erano forti due e solo due partiti. Oggi che le vibrazioni sociali sgretolano le istituzioni legal-razionali, quelle antropologiche prevalgono e la storia vince quali che siano le regole.
Questo ci insegnano le elezioni britanniche. E questo ci insegna la storia mondiale anche più terribile, come quella dei rapporti tra le grandi civilizzazioni come quella araba e quella persiana, come sta accadendo con l’emergere dell’Iran come potenza regionale tra l’heartland e il Golfo. Da Corbyn a Teheran la storia ritorna e tutto non sarà più come prima.