Il Medio Oriente è un fuoco incrociato e il termine “guerra mondiale” purtroppo calza a pennello: non solo Qatar e Iran, ma anche la Siria ovviamente non va dimenticata nel computo delle tensioni internazionali che proseguono da anni. È di queste ultime ore la denuncia ufficiale dell’Onu contro i raid della coalizione Usa – alleati con le truppe curde per combattere ufficialmente l’Isis – che a Raqqa starebbero provocando ingenti perdite di vite e stragi di vittime innocenti. «Perdite enormi di vite umane a causa dei bombardamenti della coalizione internazionale su Raqqa»: secondo le stime delle Nazioni Unite sarebbero già 160mila i civili costretti a fuggire dalle proprie casa dopo l’inizio dell’offensiva su Raqqa per liberare la città dallo Stato Islamico. I raid sono condotti da caccia dell’alleanza a guida statunitense che sta sostenendo l’avanzata delle Forze democratiche siriane, milizie a maggioranza curda, ma l’allarme lanciato dall’Onu chiede di indagare maggiormente su eventuali crimini di guerra commessi non solo da Daesh ma anche dalla coalizione Usa-Gb. (agg. di Niccolò Magnani)
Le tensioni da Terza Guerra Mondiale continuano anche in Medio Oriente, e in particolare i rapporti tra l’Arabia Saudita e il Qatar sembrano essere arrivati ormai ai minimi storici. Tanto che L’autorità aeronautica civile dell’Arabia Saudita ha impedito l’apertura dello spazio aereo per i voli da e per il Qatar, un giorno dopo che l’amministratore delegato di Qatar Airways ha chiesto un’azione internazionale contro il boicottaggio imposto a Doha in occasione della grande frattura diplomatica con i paesi del Golfo (oltre all’Arabia Saudita, anche gli Emirati Arabi Uniti e il Barhein nella zona). L’aeronautica saudita ha comunicato che la decisione di imporre il blocco aereo contro il Qatar è una misura precauzionale e rientra pienamente nel diritto sovrano del Regno di proteggere i suoi cittadini da qualsiasi minaccia. Una misura che aumenta ancor di più l’isolamento del Qatar nei confronti dei paesi limitrofi.
Ed una voce amica nei confronti del Qatar si è levata dalla Turchia, con il presidente Erdogan che ha definito “inumano” lo stato di isolamento in cui i qatarioti sono stati portati, aumentando così a sua volte le tensioni fra la Turchia e l’Arabia Saudita. Secondo Erdogan l’isolamento del Qatar da parte di diversi stati arabi è un qualcosa “contro i valori islamici” ed ha il valore di una “pena di morte” emessa dall’Arabia Saudita, dal Bahrein, dagli Emirati Arabi Uniti e dall’Egitto, ovvero tutti i paesi che hanno deciso di interrompere i rapporti con il Qatar, accusato di aiutare i gruppi terroristici e l’Iran. Erdogan ha promesso di aiutare il Qatar a superare gli effetti della crisi, responsabilità che l’Arabia Saudita deve prendersi per risolvere il momento di grande tensione internazionale tra gli Stati. Nel frattempo la Turchia ha già inviato a Doha per via aerea prodotti e generi alimentari per aiutare il Qatar a superare il momento di difficoltà dovuto all’isolamento.