Il Califfo dell’Isis è morto. Anzi no. Anzi sì. Anzi, “non confermiamo”. Da anni ormai il leit motif sulla morte del Califfo Abu Bakr al-Baghdadi, come fosse una “fisarmonica“ va e viene; oggi l’annuncio del Ministero della Difesa russo ha lanciato lo scoop della morte del capo sanguinario dell’Isis, ma secondo quando ritiene la Coalizione anti-Daesh a guida Usa non ci sono conferme al momento. Stando ad una email mandata all’Associated Press, il colonnello Ryan Dillon – portavoce della coalizione anti-isis – non ci sono conferme sulla notizia della possibile uccisione del leader islamista. «Per il momento non possiamo confermare queste notizie»: la Difesa di Mosca aveva annunciato questa mattina che in seguito a dei bombardamenti a Raqqa sarebbe stato ucciso il leader dello Stato Islamico. Putin ancora non ha lasciato commenti ufficiali e pare che anche dal Cremlino ci siano dei frenetici controlli per poter confermare appieno la notizia che ripetiamo sarebbe davvero clamorosa. 



Più volte da quando è cominciata la guerra scatenata dall’Isis, il califfo dello stato islamico al-Baghdadi è stato dichiarato morto, ucciso in qualche raid aereo o quantomeno ferito. Adesso la notizia arriva da Mosca, e sembra piuttosto attendibile. Secondo il ministro russo della difesa Abu Bakr Al-Baghdadi sarebbe rimasto ucciso durante un raid aereo su Raqqa lo scorso 28 maggio. Il ministro però ha anche aggiunto che sono in corso accertamenti per scoprire se la notizia sia fondata. Il raid aereo aveva colpito un meeting di capi dell’Isis, sembra che vi fosse presente lo stesso califfo. Baghdadi si autoproclamò califfo dello Stato islamico nell’estate del 2014, autodefinendosi l’unica autorità politica e religiosa dell’Islam. (agg. di Niccolò Magnani)



E’ apparso in video una sola volta in quell’occasione, lanciando in questi anni alcuni messaggi registrati, ma nessuno lo ha più visto. Il fatto che sia morto e che la guerra stia continuando non sembra comunque aver inciso più di tanto sull’Isis, se non dal punto di vista morale, cosa che non ha mai influito sul comportamento dei terroristi islamici. La sua morte potrebbe avere un effetto propagandistico ma niente di più. La notizia della sua morte è stata diffusa dalla agenzia di stato siriana  e quindi dalla Tass, quella russa. Mosca mostra comunque cautela: “Secondo le informazioni che si stanno verificando attraverso diversi canali nel sobborgo a sud di Raqqa era in corso un incontro tra capi dell’Isis ed era presente anche il leader dell’Isis Ibrahim Abu-Bakr Al Baghdadi, che è stato eliminato inseguito al raid”, ha detto il ministro della difesa russo.

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