Se qualcuno vi dicesse che il latte al cioccolato viene dalle mucche marroni potreste avere probabilmente una di queste reazioni: a) lo ha detto sicuro qualche bambino simpaticissimo; b) però ci vuole una certa dose di genialità per pensarlo; c) ma a chi sarà venuta in mente un’assurdità del genere? Noi abbiamo la risposta alla terza ipotesi e potreste restarne sconvolti: a pensare che il latte al cioccolato esista in natura così com’è e che a produrlo siano le mucche marroni sono infatti 16,4 milioni di americani (adulti!), più degli abitanti dello stato della Pennsylvania, pari al 7% della popolazione a stelle e strisce. Un dato, quello emerso da un sondaggio dell’Innovation Center of U.S. Dairy pubblicato con grande enfasi anche dal Washington Post, che se da una parte non può non far sorridere dall’altra desta profonda preoccupazione in considerazione dell’analfabetismo agricolo crescente tra gli americani.
Sì, perché gli americani non si limitano ad ignorare che il latte al cioccolato è il frutto dell’unione tra latte, zucchero e cacao. L’ignoranza alimentare si estende ad altri prodotti: qualche esempio? Come evidenziato da un gruppo di ricercatori che ha intervistato degli studenti californiani, la metà di loro non sapeva che i pickes (cetrioli sottaceto) fossero in realtà semplici cetrioli, o che cipolla e lattuga fossero vegetali. Stupiti? Aspettate. Quattro su dieci non sapevano perfino che i loro amati hamburger provengono dalle mucche (povere!), mentre 3 su 10 ignoravano che il formaggio derivasse dal latte. Un fenomeno, quello della disinformazione alimentare, molto preoccupante: significa che un cittadino americano non sa cosa sta ingerendo a tavola. Per cercare di invertire questa tendenza è nato un largo movimento di associazioni e agricoltori, all’epoca sostenuto dall’ex first lady Michelle Obama, volto ad aumentare la consapevolezza alimentare.