Nella politica britannica esiste un termine, “stalking horse”, che indica un candidato in corsa per un obiettivo, dalle elezioni all’approvazione di una legge in parlamento, che non può essere raggiunto. Ovvero, qualcuno che corre pur non avendo alcune possibilità di vincere. L’ala più radicale dei Conservatori britannici ha minacciato di mettere in queste condizioni la Premier Theresa May se dovesse tornare indietro dal proposito di rendere esecutiva la Brexit. Il piano segreto per sfiduciare il primo ministro sarebbe già stato discusso ed è molto più che un’ipotesi, stando a quanto rivelato dal Telegraph che lo ha pubblicato in esclusiva. Gli euroscettici hanno ancora un peso molto forte nella maggioranza, decisamente indebolita per i Conservatori e per la Premier dopo i risultati delle ultime elezioni generali, e dunque non sono piaciute le ultime dichiarazioni d’intenti della May che, per recuperare consenso in maniera trasversale, avrebbe aperto a coloro che vogliono invece un approccio più soft riguardo l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea. I leader parlamentari euroscettici sono stati perciò perentori nell’affermare che la May non dovrà deviare dal piano originale della Brexit.



In un momento in cui le elezioni generali hanno rimesso in discussione tutte le certezze di Theresa May, che per governare avrà bisogno di contare su un’alleanza con gli Unionisti nordirlandesi che già appare piuttosto fragile, alla Premier non occorrono di certo mal di pancia interni che i Tories però stanno lamentando ormai da diversi giorni, soprattutto nell’ala oltranzista anti-europea. L’intransigenza sulla Brexit è un’altra gatta da pelare in una settimana pesantissima per il Primo Ministro, in cui Theresa May ha dovuto affrontare delle critiche aspre per la sua gestione della catastrofe della Torre Grenfell. I deputati conservatori – inclusi i ministri del Governo – hanno concluso che la May non potrà essere di nuovo candidata come Primo Ministro alle prossime elezioni e la Brexit potrebbe costare la definitiva caduta alla Premier. I deputati euroscettici hanno avvisato chiaramente che qualsiasi tentativo di mantenere la Gran Bretagna nell’unione doganale e nel mercato unico costerà a Theresa May la poltrona e la guida del Governo.

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