Il quotidiano Il Corriere del Ticino ha pubblicato un documento riservato destinato a far discutere. Si tratta di una circolare riservata del del Bundeskriminalamt (BKA), la Polizia criminale federale tedesca, che indica le linee guida per gestire l’allarme terrorismo in un anno come il 2017 estremamente complicato per Berlino, con la Germania che nel 2017 rinnoverà il suo parlamento con le elezioni politiche. In un momento in cui l’Europa viene tenuta sotto scacco dalla paura del terrore a causa degli attacchi di Londra, la Polizia tedesca chiede la massima cautela nella divulgazione di informazioni relative al terrorismo. Il diktat è quello di non allarmare l’opinione pubblica in nessun modo, e in caso di attacchi, attendere prima di affermare che si tratti di una matrice terroristica. Una strategia della calma contrapposta a quella della tensione resa strisciante dal terrorismo internazionale, ma che rischia di penalizzare la trasparenza per quelle che possono essere informazioni di interesse nazionale.



La strategia da seguire per questo tipo di notizie è molto chiara. Innanzitutto, come detto la matrice terroristica deve essere negata anche di fronte all’evidenza nelle prime ore seguenti un attentato. In ogni caso non bisogna mai parlare di Isis o di Stato Islamico, ma di parlare di un attacco da parte di un cane sciolto, un attentatore isolato di cui devono essere preventivamente sottolineati i problemi psichici. Solo successivamente, quando la situazione viene riportata sotto controllo e l’allarme viene fatto rientrare, si possono iniziare a divulgare, sempre con eventuale cautela, eventuali rivendicazioni e collegamenti a quello che è il terrorismo islamico. Nella lettera viene sottolineato: “Lo staff di consulenza del Governo ha bisogno di tempo per illustrare l’accaduto e permettere insieme un racconto credibile agli occhi dell’opinione pubblica”.



Questo porta a riconsiderare alcuni fatti che sono stati presentati in un certo modo agli occhi dell’opinione pubblica, ma che potrebbero celare verità nascoste. La mente va istintivamente all’attacco subito dalla squadra della Bundesliga, il Borussia Dortmund, che si stava recando a giocare i quarti di finale di Champions League contro i francesi del Monaco. Un’esplosione, che avrebbe potuto avere effetti tragici, ha causato fortunatamente solo il ferimento di un giocatore, Bartra, e di un poliziotto. E’ stato arrestato un uomo russo, che avrebbe architettato l’attentato per guadagnare sul mercato azionario dagli effetti che l’attacco avrebbe avuto sul titolo del Borussia, mettendolo in ginocchio. Una ricostruzione considerata subito molto macchinosa e poco probabile da molti analisti economici. Alla luce del documento sul terrorismo appena esposto, si inizia a pensare che la paternità dell’attacco al Borussia Dortmund possa non escludere il terrorismo islamico, ma proprio per mantenere l’ordine pubblico nell’anno delle delicatissime elezioni politiche, la verità potrebbe essere stata celata.

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