Un’infermiera israeliana allatta un neonato palestinese: una foto che è diventata un simbolo di tolleranza e di speranza per il mondo, proprio nei giorni in cui ricorre il cinquantesimo anniversario di quella che è passata alla storia come la “Guerra dei 6 Giorni”. Il conflitto israeliano-palestinese ha contribuito alle tensioni vissute nel mondo nell’ultimo mezzo secolo, ma non mancano gesti come quello dell’infermiera israeliana che permettono ancora di sognare un futuro di pace. La donna si chiama Ula Ostrowski-Zak e durante il suo turno da infermiera presso il reparto di pediatria dell’ospedale Hadassah si Gerusalemme, si è trovata di fronte ad un’emergenza. Un piccolo neonato palestinese non mangiava da sette ore e non si trovava nessuno che potesse adattarlo. Ula ha compiuto con la massima naturalezza un gesto di grande solidarietà, allattando lei stessa il bambino (alla fine per cinque volte nel corso della giornata) e risolvendo così il problema.



E’ stata scattata dunque una foto del gesto dell’infermiera Ula, che ha fatto rapidamente il giro del mondo. Per tutti all’ospedale di Gerusalemme sembrava difficile che una donna israeliana accettasse di allattare un neonato palestinese sconosciuto, ma questo è accaduto con Ula molto colpita dalla storia del piccolo. Che si trovava da solo poiché vittima di un incidente stradale. Il padre è morto schiantandosi con la sua auto contro un pullman, mentre la madre è ricoverata nello stesso ospedale ancora priva di conoscenza, a causa del trauma cranico subito. Il piccolo non era stato ancora svezzato e non c’era nessuno che potesse dargli da mangiare. L’infermiera Ula ha offerto il suo seno ed ha utilizzato poi internet rivolgendosi alla Lech League, donne israeliane che si offrono come balie per neonati che avessero bisogno di latte. Diverse donne israeliane hanno subito seguito l’esempio di Ula, offrendosi di allattare il piccolo finché la mamma non si fosse ripresa, garantendo così la sopravvivenza del neonato palestinese.

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