Una storia che ha conquistato il prestigioso quotidiano americano Washington Post: un gruppo di suore negli Stati Uniti, nello stato della Pennsylvania, hanno organizzato una cappella all’aria aperta, una sorta di Chiesa all’aperto con un presidio di veglia attivo 24 ore su 24, per bloccare la costruzione di un gasdotto dove è stata costruita la loro Chiesa. Le suore della Pennsylvania fatto parte di un ordine religioso particolari, chiamato ‘Adoratrici del Sangue di Cristo’, e stanno protestando contro una grossa compagnia petrolifera che sta costruendo la ‘Athlantic Sunrise Pipeline’, In realtà la costruzione del gasdotto viene molto contestata dagli ambientalisti locali e sarà valutata in tribunale attraverso diversi ricorsi. L’iniziativa delle religiose ha fatto però molto scalpore e potrebbe



La compagnia che sta costruendo il gasdotto nella zona della Pennsylvania dove si trova la chiesa delle “suore ribelli” ha provato a cercare una mediazione con le religiose, ma senza successo. Le suore sono irriducibili e soprattutto non sembrano intenzionate a spostarsi da quello che loro ritengono ormai un luogo sacro, che nessun business può arrivare a violare, neppure quello estremamente remunerativo del petrolio. La cappella per la preghiera permanente è stata organizzata e le suore si stanno dando il cambio per pregare ventiquattr’ore su ventiquattro e, soprattutto, per non permettere a ruspe e trivelle di prendere possesso dell’area. Una situazione che le suore hanno allestito, a detta di Linda Fisher, vivacissima con i suoi 74 anni, su ispirazione di Papa Francesco che ha esortato i credenti ad attivarsi in difesa di quelle che sono le Meraviglie del Creato. Soprattutto, va sottolineato come le suore non siano sole nella loro battaglia, visto che all’Ordine delle ‘Adoratrici del Sangue di Cristo’ appartengono 2000 religiose in tutto il mondo ed hanno già impedito la costruzione di una centrale elettrica in Brasile e di una miniera in Guatemala.

Leggi anche

DIARIO ARGENTINA/ La scomparsa di Moldes, un altro avversario scomodo di Cristina KirchnerISRAELE/ Netanyahu cerca un accordo con il Libano per concentrarsi nella guerra all’Iran